Samsung: profitto record di 8.5 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre fiscale
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I dirigenti dell’azienda sud coreana hanno appena annunciato che nell’ultimo trimestre fiscale è stato registrato un profitto record pari a ben 8.5 miliardi di dollari, un netto aumento rispetto al trimestre precedente e allo stesso periodo dello scorso anno.
Le previsioni iniziali vedevano possibile un profitto di 8.3 miliardi, e c’è stato un grande miglioramento se prendiamo in considerazione i precedenti trimestri fiscali. Nel Q1 2013, Samsung aveva registrato un profitto pari a 7.9 miliardi, mentre nel Q2 2012 il profitto era stato di 5.8 miliardi di dollari.
Senza troppe sorprese, questi risultati finanziari ci confermano che Samsung ha battuto Apple in termini di profittabilità, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione in futuro. Curiosamente però, la divisione Mobile di Samsung è stata l’unica ad avere avuto un rallentamento nei profitti complessivi, nonostante la commercializzazione in tutto il mondo del nuovo top di gamma Galaxy S4. Il telefono ha venduto bene, ma non tanto quanto si aspettavano gli analisti del mercato, a causa principalmente della concorrenza sempre più forte e del fatto che i consumatori preferiscono spendere meno soldi per i loro acquisti tecnologici, puntando quindi sulla fascia media o sulla medio-alta.
In seguito alla pubblicazione di questi risultati, gli analisti finanziari hanno fatto sapere che il mercato degli smartphone top di gamma è ormai saturo, e una crescita in tale settore è sempre più difficile. Il market share complessivo di Samsung è pari a 30.4%, e le vendite complessive sono aumentate del 43.9%.
I maggiori risultati di vendita del Samsung Galaxy S4 sono stati registrati negli USA e in Cina, e i vertici del colosso asiatico si aspettano una crescita nel prossimo trimestre in tanti altri Paesi, grazie alla continua diffusione della rete 4G LTE di nuova generazione.
Per quanto riguarda i tablet firmati Samsung, le vendite sono nettamente diminuite negli USA, in Europa e in Asia, ma sono leggermente aumentate nei Paesi emergenti.
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