iPhone 5C: muore un operaio in Cina per il troppo lavoro
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Continuano le brutte notizie per l’iPhone 5C, e quella che vi proponiamo oggi ha fatto riaccendere le polemiche sullo sfruttamento dei lavoratori in Cina: presso la fabbrica di Pegatron, un ragazzino di appena 15 anni è morto in seguito ad una polmonite, e pare che avesse lavorato ben oltre quanto stabilito dalla legge.
Per chi non lo sapesse, Pegatron è una delle aziende partner di Apple per quanto riguarda la produzione dei vari modelli di iPhone, e in questi ultimi mesi gli sforzi della compagnia si sono focalizzati sull’assemblaggio dell’iPhone 5C.
Stando a quanto svelato dall’autorevole quotidiano New York Times, un ragazzino di 15 anni è morto di polmonite dopo un mese di lavoro, e sembra che le sue ore lavorative abbiano superate quelle imposte dalla legge cinese.
Qui di seguito vi riportiamo un estratto dell’articolo appena pubblicato online:
“L’accordo di responsabilità dei fornitori di Apple limita il lavoro degli impiegati dei fornitori cinesi ad un massimo di 60 ore a settimana; è il medesimo tetto della legge cinese. Shi ha lavorato per 79 ore nella prima settimana, per 77 nella seconda e per 75 ore nella terza, in costante violazione della legge, secondo la documentazione fornita dai familiari.
Pegatron afferma che i documenti in possesso della famiglia contengono solo gli orari di obliterazione del cartellino, ma non includono le pause. A dire della società, non è avvenuta alcuna violazione.”
La situazione, come sempre, non è delle più chiare, e a detta di un portavoce di Pegatron il decesso del ragazzo non è legato all’ambiente lavorativo. I rappresentanti di Apple invece si sono limitati ad un “no comment“.
AGGIORNAMENTO: Le prime indagini hanno svelato che il ragazzino quindicenne aveva utilizzato un documento d’identità di suo cugino di 21 anni per poter essere assunto presso Pegatron. Per il momento, non ci sono prove che la morte del ragazzo sia legata con le condizioni di lavoro in fabbrica.
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