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Apple iPhone 6: immagini del lettore di impronte digitali Touch ID

Apple iPhone 6: immagini del lettore di impronte digitali Touch ID

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In questi ultimi giorni si parla moltissimo dell’iPhone 6, ma ci sono ancora tanti dettagli poco chiari.. ad esempio, non sappiamo se il modello da 5.5 pollici arriverà a Settembre, assieme alla versione da 4.7 pollici, oppure avrà qualche ritardo, con possibile uscita nel 2015.

Una cosa però è certa: l’iPhone 6 continuerà ad avere il lettore di impronte digitali Touch ID, introdotto da Apple con l’attuale iPhone 5S e che permette di sbloccare in sicurezza il telefono e autorizzare il pagamento all’interno dell’App Store e dell’iTunes Store. E con il futuro aggiornamento del sistema operativo iOS 8, si potrà usare il Touch ID anche con le app di terze parti, come ad esempio Paypal. Insomma, il Touch ID dell’iPhone 5S è stato soltanto un antipasto, ed ecco quindi che è praticamente sicuro al 100% che il futuro iPhone 6 continuerà ad avere il sensore biometrico al posto del tasto Home in plastica.

Apple iPhone 6: immagini del lettore di impronte digitali Touch ID

Come possiamo notare chiaramente dalle due foto pubblicate dal sito francese NoWhereelse.fr, il sensore dell’iPhone 6 è davvero molto simile a quello dell’iPhone 5S, tanto che ad un’occhiata veloce non si notano delle differenze importanti. Soltanto la componentistica è leggermente differente, ma a livello di funzionalità non ci dovrebbero essere novità. La novità importante riguarderà però il processo di produzione: se infatti le ultime indiscrezioni del web sono corrette, il Touch ID dell’iPhone 6 verrà prodotto dalla taiwanese TSMC attraverso un processo produttivo del tutto inedito, che prevede anche l’uso dello stagno in modo da garantire la realizzazione di sensori più resistenti e duraturi.

Vi ricordiamo che l’annuncio ufficiale dell’iPhone 6, almeno del modello da 4.7 pollici, dovrebbe avvenire a Settembre. La commercializzazione molto probabilmente inizierà nello stesso mese, almeno nei Paesi come gli USA, UK, Giappone, Cina, Francia e Germania.

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