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Il gioco di cui vi parliamo oggi appartiene al genere delle avventure grafiche. Realizzato completamente in stile cartoon, disponibile anche nella nostra lingua e distribuito ad un prezzo a mio avviso consono per quello che offre, è adatto sia ai bambini che ai più grandi. A me è piaciuto molto ed è per questo che ve lo consiglio.
ShipAntics: the Legend of the Kiki Beast si svolge completamente a bordo di una nave. Fin dalle prime scene di gioco, il capitano si addormenterà, non sentendo così il grido di aiuto del granchio Otto, membro dell'equipaggio, proveniente dalla radio, quindi da chissà quale parte della nave. Sarà così compito di Amanda, assistente del capitano controllata direttamente da noi, a dover scoprire la provenienza della richiesta di aiuto e il motivo della stessa.
Per proseguire dovremo risolvere tutta una serie di enigmi che sanno sfruttare completamente i vari sensori del nostro iPhone: ci saranno sessioni dove dovremo effettuare tocchi particolari per muovere i vari oggetti, ma anche dovremo scuotere lo schermo o ancora utilizzare l'accelerometro per superare ari punti.
Superando gli enigmi proposti potremo ottenere nuovi oggetti, che andranno posizionati al posto giusto per poterci aprire la strada e proseguire con la trama. Da notare che la parte relativa al posizionamento e all'utilizzo degli oggetti è piuttosto semplice, quindi potete dimenticare la frustrazione che potreste aver provato con giochi come Machinarium o Botanicula, entrambi appartenenti sllo stesso genere di ShipAntics.
Nonostante sia presente una trama, il gioco è comunque strutturato a livelli, in cui dovremo ottenere le tre stelle risolvendo enigmi che non fanno parte della trama stessa: se non ci saremo riusciti, avremo comunque la possibilità di risolverlo di nuovo ripetendo i singoli livelli.
Per dover di cronaca, c'è da dire che nel gioco è compresa solo la prima delle tre parti della storia: le altre due verranno aggiunte con successivi aggiornamenti e potranno essere acquistate allo stesso prezzo di questa prima parte, quindi una cifra comunque non esagerata.
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