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Ve l’avevamo anticipato già la scorso gennaio che l’iPhone 6 avrebbe avuto un lettore di impronte digitali Touch ID più sicuro e preciso rispetto all’iPhone 5S, e ora che il melafonino di ultima generazione è finalmente disponibile nei negozi, arrivano le prime conferme a tal proposito.
Marc Rogers, blogger del sito Lookout dedicato alla sicurezza personale, ha fatto alcuni test per cercare di ingannare il Touch ID dell’iPhone 6 con una falsa impronta digitale. Il risultato? Il blogger è riuscito a sbloccare l’accesso ai dati personali del telefono, ma con molta più difficoltà rispetto all’iPhone 5S.
Marc Rogers già un anno fa aveva testato le potenzialità del Touch ID, ed era emerso che il sensore biometrico dell’iPhone 5S non era troppo preciso, ed era facile ingannarlo con delle impronte falsificate. La stessa cosa non succede con il lettore presente nell’iPhone 6: l’inganno è ancora possibile (nulla è impossibile nel mondo dell’informatica ndr), ma è necessario avere a disposizione delle impronte falsificate in maniera praticamente perfetta.
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, il Touch ID dell’iPhone 6 non solo lavora ad una risoluzione maggiore, capace quindi di catturare un maggior numero di dettagli, ma scansiona anche un’area maggiore del dito. Insomma, da questo punto di vista Apple ha fatto un ottimo lavoro.
Vi ricordiamo che il lettore di impronte digitali Touch ID presente nei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus non solo si può utilizzare per lo sblocco in sicurezza del telefono, ma anche per autorizzare i pagamenti con le app preinstallate (ad esempio l’App Store e l’iTunes Store) e le app di terze parti compatibili. Il Touch ID serve anche per confermare i pagamenti attraverso la piattaforma Apple Pay basata sulla tecnologia NFC contact-less, per il momento presente soltanto negli USA.
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