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In questi giorni, all’ormai nutrito comparto di app Microsoft presenti su App Store, se ne è aggiunta una nuova, che si chiama Office Lens, è disponibile solamente per iPhone ed è, in pratica, uno scanner tascabile: permette di scannerizzare e convertire in documenti Word e PowerPoint i fogli cartacei che ingombrano le nostre scrivanie.
Così la abbiamo scaricata e provata per vedere se, essendo creata da un’azienda celebre come Microsoft, funzionasse meglio di altre app concorrenti. Ho fatto due prove, una a casa e l’altra in ufficio, e dell’ultima avete le prove in questo articolo.
Aperta l’app, che è gratuita, possiamo subito inquadrare con la fotocamera il documento che ci interessa. Possiamo scattare una semplice foto o dire, intanto, all’app che stiamo fotografando un documento da aprire in Word o una lavagna, da aprire in PowerPoint. Io ho scelto documento, perché questo era.
Ho provato l’app su un tavolo bianco a casa e su un altro tavolo bianco in ufficio: qui il primo limite dell’app, che non riconosce bene i bordi. Era un foglio bianco su supporto bianco, ma potevano essere riconosciuti meglio. Per cui, dopo aver scattato, dobbiamo indicare manualmente i bordi tramite un tasto apposito, che è veloce se dobbiamo scannerizzare una o due pagine, frustrante se sono una trentina o anche di più.
A questo punto, l’app elabora il documento per l’esportazione sulle applicazioni Office: e qui quello che, a mio avviso, è il più grande limite dell’app: l’elaborazione avviene su internet, quindi viene eseguito un upload su OneDrive del documento scannerizzato; l’app Lens apre Word automaticamente, quindi scarica da internet il documento caricato appena due secondi prima. Un giro-pesca inutile, prima di tutto perché si perde tempo (anche con copertura ADSL), ma non solo.
Se siamo in casa o in ufficio avremo uno scanner, e non avremo bisogno di Office Lens. Ne avremo bisogno, invece, quando siamo fuori e abbiamo solo l’iPhone tra le mani, quando probabilmente non avremo una Wi-Fi ma solo la connessione mobile, per cui è bene non sprecare dati inutilmente.
Così fin quando non torniamo a casa/in ufficio non potremo avere a disposizione i documenti scannerizzati, e se torniamo a sera non avremo voglia, data la stanchezza, di metterci a convertire i file di Word. Un problema intrinseco nel sistema, quindi.
E i risultati, invece? Nella prova che ho fatto a casa, la mattina alle 7.00 e con la luce artificiale (era l’alba) il risultato era orrendo, così brutto che l’ho cancellato immediatamente. Nel secondo caso, che è quello che vedete sotto, invece, non è male, e a parte alcuni piccoli errori (e una formattazione che non corrisponde all’originale) comunque sono riuscito ad ottenere qualcosa: potete cliccare sulla foto per vederla in grande.
Le mie conclusioni sono che Lens, se c’è luce, non funziona male. In assenza di luce invece possiamo anche non aprire affatto l’app. E il fatto della richiesta della connessione ad internet a me proprio non va giù, e fa perdere molti punti ad un’app che, con margini di miglioramento, non sarebbe stato male avere sul nostro iPhone.
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