Troppo caldo? Ecco come evitare il surriscaldamento dell’iPhone
[adrotate banner=”1″]
In questi giorni è caldo. Ma caldo, caldo, caldo, che davvero non sappiamo come fare. Ma va bene, ci sono i telegiornali a darci i consigli giusti per sopravvivere: non uscire di casa nelle ore più calde, bere tanto, andare al mare (la scoperta dell'acqua… calda).
Ma il caldo non da fastidio solo a noi, ma anche ai nostri iPhone. Prima di ricevere commenti che ci danno dei pressappochisti, chiarisco: non stiamo equiparando una persona ad un telefono, ci mancherebbe. Ma facciamo questo articolo per salvaguardare i dispositivi pagati settecento euro dalle persone che magari non vorrebbero vederli rovinati per via del caldo. E comunque la guida vale non solo per iPhone, ma anche per i cellulari di marca e fascia diversa.
I telefoni hanno infatti un range di temperature interne a cui funzionano senza problemi. La temperatura esterna di oltre 30 gradi di questi giorni la supera di gran lunga, e questo potrebbe causare problemi. Ma non se teniamo il dispositivo all'aria aperta, ma se facciamo in modo che anch'esso produca calore: perché il calore viene prodotto sempre da un iPhone, ma in questi giorni il problema è dissiparlo. Se non esce dal dispositivo si accumula, e a un certo punto il telefono si spegne per surriscaldamento.
Per cui, in generale, per proteggere il telefono bisogna non lasciarlo sotto il sole, e questo è ovvio perché si fonde direttamente, e poi cercare di impedirgli che produca calore, quindi evitando di utilizzare giochi ed app troppo pesanti.
Facciamo attrnzione anche alla carica, che riscalda il dispositivo: carichiamolo sempre la sera, quando è più fresco, non appoggiatelo sul letto (che trattiene calore intorno al telefono) mentre sta caricando e una volta raggiunto il 100% stacchiamo il caricatore perché forniremo inutilmente altro calore al telefono.
Anche l'umidità non gli fa granché bene, perché veicola calore: evitiamo di portarlo al mare o in piscina (anche perché minimo ve lo rubano!) tanto se suona non lo sentite, nella confusione. E gli aggiornamenti di Facebook possono anche aspettare, perché non seguire queste regole per sciocchezze del genere potrebbe rovinare irreversibilmente batteria e processore del dispositivo, e non è proprio il massimo.
[adrotate banner=”2″]