Scherzi telefonici per iPhone, l’app per divertirsi all’insaputa degli amici
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Gli scherzi telefonici erano uno dei divertimenti dei ragazzini diversi anni fa, prima sfruttando il telefono di casa magari per chiamare i parenti o gli amichetti, poi con i cellulari, dopo che è impazzata la moda. Cose da ragazzini, potremmo dire, almeno fin quando recandoci su App Store non notiamo che è presente tra le applicazioni più vendute su iPhone un’app che si chiama Scherzi Telefonici, e che è anche un’app ben fatta contrariamente a quanto si potrebbe credere.
L’app, per prima cosa, anche se sembra strano, non è creata per essere sfruttata via telefono. In altre parole, non telefoneremo a nessuno e lo scherzo non sarà rivolto al nostro interlocutore, bensì a chi ci sta davanti, perché si tratta di scherzi da fare agli amici che si trovano, per dire, al nostro stesso tavolo.
Tutto ciò che dobbiamo fare è aprire l’app e scegliere la voce di uno dei tanti personaggi presenti al suo interno. Si aprirà così una schermata del tutto simile a quella telefonica dell’iPhone, già impostata ovviamente in vivavoce; l’interlocutore fittizio, che potrà essere un agente di polizia, un medico del 118, un pagliaccio, un assassino e così via, inizierà a parlare dicendo “Pronto”.
Noi dovremo rispondere, e quando avremo finito (l’app riconosce quando abbiamo finito di parlare, così non ci accavalleremo mai) lui risponderà a sua volta. Ovviamente le frasi dello scherzo sono preregistrate (anche da noi stessi, quindi possiamo ad esempio far registrare uno scherzo con la voce di un nostro amico) e per questo motivo gli scherzi, per riuscire, dovranno essere provati prima a casa, per conto nostro, per non dimenticare le battute di risposta a quelle dell’applicazione così da far riuscire lo scherzo cone si deve.
Un esempio? Se il nostro amico ci farà qualcosa di pesante, o sappiamo che ha fatto qualcosa che nessuno deve sapere, possiamo minacciarlo di chiamare i carabinieri.
Apriamo lo scherzo, e il nostro interlocutore ci dirà “Pronto, carabinieri!”. E noi “Vorrei fare una denuncia”. L’app: “A carico di chi?”. Noi: “Di Mario Rossi”. L’app: “Per favore, può dirci l’indirizzo che mandiamo subito una pattuglia?”. Se saremo bravi, e il nostro amico è una persona un po’ suscettibile, magari non se la farà nelle mutande, ma un po’ di sudore gli verrà. Divertimento assicurato.
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