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Scrivo oggi questo articolo un po' particolare e diverso dal solito, che parla non di funzioni specifiche dell'iPhone, ma di un'usanza che dovrebbe essere conosciuta tra le cose più fondamentali ma che, incomprensibilmente, gli italiani non sanno. Si può fare, anzi andrebbe fatta, con qualsiasi tipo di cellulare, non solo con uno smartphone, e fatela subito, appena avrete finito di leggere l'articolo: perché il numero ICE può salvarvi la vita.
ICE è un acronimo internazionale che significa “In Case of Emergency”, o “In Caso di Emergenza” in italiano. Già da qui si capisce che si tratta di una cosa importante. Il personale di assistenza, medici, infermieri, paramedici e volontari di tutto il mondo vengono addestrati al fatto che, qualora si verificasse un incidente, dovrebbero cercare sulla rubrica del cellulare del paziente un numero chiamato, appunto, ICE: questo vale per qualsiasi persona, di qualsiasi nazionalità e in qualsiasi stato del mondo si trovi.
Se, infatti, abbiamo subito un incidente grave, ed abbiamo immediatamente bisogno di una trasfusione, i medici prima di potercela fare devono verificare il nostro gruppo sanguigno, e per farlo si potrebbero perdere minuti preziosi: se, chiamando il numero ICE, una persona di nostra fiducia fornirà informazioni sul gruppo sanguigno la trasfusione inizierà immediatamente senza possibilità di errore e potrebbe, appunto, salvare la nostra vita.
Il numero ICE deve essere quello di una persona di fiducia, come la mamma, il papà oppure la moglie o il marito, insomma una persona che tendenzialmente vive con noi e che conosce le nostre generalità e il nostro stato sanitario.
Anche se abbiamo già il suo numero memorizzato come “Mamma”, o “Amore mio”, non è detto che chi legge sia italiano e sappia interpretare queste parole; memorizziamo così di nuovo il numero in rubrica sotto la voce ICE, o memorizziamo più numeri nel formato ICE 1, ICE 2 e così via. Informiamo la persona, ovviamente, e forniamogli le nostre informazioni su gruppo sanguigno ed eventuali patologie di cui soffriamo, come il diabete o i problemi epatici e renali, che potrebbero portare a problemi durante gli eventuali interventi chirurgici e che i medici devono conoscere.
E facciamolo subito: rimandare a domani, e poi dimenticarcene, non è affatto una buona cosa. Questo perché è un acronimo internazionale che all'estero si insegna ad utilizzare fin dalle scuole elementari mentre qui da noi, incomprensibilmente, no. Ma mettetelo, che è importantissimo.
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