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Guardate l’immagine qui sopra. Si tratta di un’immagine presa direttamente dal keynote di mercoledì scorso, quando Apple parlava del nuovo tasto Home che, come avrete letto, non sarà più fisico ma virtuale, e quando verrà premuto avremo un feedback tattile che però non corrisponderà ad un reale movimento del tasto.
Un’innovazione interessante, se non che l’ultima voce, quella “Taptic Engine API”, racchiude molto più di quanto si potrebbe pensare. Infatti, il tasto Home non solo diventerà un tasto semivirtuale, e non solo riconoscerà, un po’ come il 3D Touch, pressioni di diversa intensità (leggera, media, forte) ma potrà essere usato, sotto forma di librerie, dagli sviluppatori. Questo, in pratica, significa che il tasto potrà avere nuove funzioni nelle singole applicazioni.
Sicuramente, ci aspettiamo che la pressione forte sia solamente ad uso di Apple per quelle che sono le funzioni “classiche” di iPhone, ovvero tornare alla schermata Home oppure richiamare Siri; le altre funzioni, però, saranno a discrezione degli sviluppatori e aprono la strada a nuovi utilizzi.
In pratica potremo, di fatto, avere un tasto esterno allo schermo per fare qualcosa in più, funzione che si attiverà solamente quando la pressione sarà più leggera. Un esempio potrebbe essere quello che permette, in app come Word o Pages, di tornare alla schermata di tutti i documenti, quindi alla Home, ma dell’app, quando la pressione è leggera. Oppure quella di attivare una funzione personalizzata richiamandola velocemente; su Whatsapp la pressione leggera potrebbe significare invio di un messaggio vocale, mentre su Facebook il poter postare rapidamente un nuovo stato. Mica male, come idee.
Per non parlare dei giochi, poi: immaginiamo uno shooter in cui la mossa principale (sparare) si fa con la pressione leggera, e con la media si spara più velocemente, cioè come già avviene con il 3D Touch ma senza coprire lo schermo con il dito; in pratica, avremmo una semiconsole da gioco.
Che poi, tra l’altro, una cosa del genere era già possibile, perché le API già c’erano su iOS 9, ma non si potevano utilizzare; io le ho provate, come altri, grazie al jailbreak ed Activator, che permetteva di assegnare alla pressione leggera del tasto Home (del Touch ID) una funzione non specifica per app, ma generale. Ed effettivamente ero riuscito, in questo modo, a fare cose interessanti, come avere scorciatoie rapide senza premere il tasto o aprire una particolare app che usavo spesso; insomma, un sistema comodo che è una delle novità forse meno in risalto, ma in futuro più interessanti, del nuovo iPhone 7.
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