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Come programmare l’invio di un SMS su iPhone senza jailbreak

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Uno dei limiti più fastidiosi per gli utenti iPhone è la mancata (fino ad oggi) possibilità di poter programmare l’invio di un SMS all’ora, e anche nella data, che preferiamo. Un limite rotto fino a quest’oggi solamente dalle app che si possono trovare su Cydia, con il jailbreak, come vi abbiamo già spiegato.

Fortunatamente, oggi, una nuova applicazione prova a rompere questo limite e anche se non ci riesce appieno è quanto di meglio possiamo avere su iPhone per programmare l’invio sia degli SMS che dei messaggi Whatsapp; non sarà il massimo per messaggi che devono arrivare entro poche ore, ma è utile per quelli che dobbiamo mandare a distanza di giorni, come gli auguri di compleanno, e andiamo a vedere perché.

L’app, che si chiama Scheduled, permette essenzialmente di scrivere un SMS e di scegliere con quale app lo invieremo. Tra le app compatibili ci sono le più comuni, ovvero Whatsapp, Telegram ed iMessage, in alternativa ai normali SMS. Il problema è che non è possibile inviare alcun messaggio in modo automatico, se non c’è un’azione specifica da parte dell’utente: per cui noi scriviamo il messaggio, scegliamo l’app sulla quale inviarlo, e impostiamo data e ora dell’invio. Al momento dello stesso, riceveremo un promemoria.

Ed è questo il limite: di fatto è un promemoria, che noi dovremo leggere per essere portati subito alla schermata di invio, già nell’app scelta, e dovremo inserire solamente il destinatario, quindi l’invio sarà effettivo.

Questo da un po’ più di libertà nello spedire gli SMS: se, ad esempio, dobbiamo scriverne uno lungo ma pensiamo di non avere il tempo successivamente, possiamo scriverlo prima e poi, semplicemente, inviarlo. In questo modo, inoltre, non dimenticheremo di inviarlo.

Per cui, come dicevo all’inizio, è utile ad esempio per i compleanni, in cui il rischio è dimenticare, non nelle situazioni in cui (per dire) non abbiamo il telefono e vogliamo che l’invio sia veramente automatico; per fare questo, l’unico modo è ancora oggi il jailbreak.

Comunque, una soluzione che vale la pena prendere in considerazione, in mancanza d’altro.

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Mario Petillo

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