Quali app di messaggistica per iPhone consumano meno dati?
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L’immagine che vedete qui sopra non è stata realizzata da noi, ma dal sito SOStariffe, che si occupa di confrontare tra loro le tariffe degli operatori telefonici. In questi giorni, è stata pubblicata questa interessante classifica che ci aiuta a capire una cosa molto importante: i consumi delle app di messaggistica istantanea su iPhone.
Visto che molti di noi le utilizzano e, oltretutto, che molti scelgono il proprio piano dati in base all’utilizzo di queste applicazioni, è interessante capire quali sono le migliori da utilizzare.
La classifica è stata fatta impostando tre tipi di “profili di consumo”, Light, Medium e High, dove:
- Il profilo light consisteva di 20 messaggi inviati, 20 ricevuti, 5 foto ricevute e 2 inviate;
- Il profilo medium aveva 40 messaggi inviati, 40 ricevuti, 10 foto ricevute e 5 inviate;
- Il profilo high aveva 100 messaggi inviati, 100 messaggi ricevuti, 50 foto ricevute e 20 inviate.
Da questa classifica si evince come l’app in assoluto meno dispendiosa è Telegram, che evidentemente ha un sistema di compressione minore rispetto alle altre applicazioni simili.
Whatsapp, che è la più utilizzata di tutte, comunque si trova in seconda posizione, per cui se la usate costantemente potete stare tranquilli perché è una delle migliori applicazioni, allo stato attuale delle cose.
Seguono tutte le altre applicazioni, tra cui spiccano in particolare Facebook Messenger, che in tutti e tre i profili consuma addirittura più del doppio rispetto a Whatsapp, e Skype, che consuma addirittura più del triplo.
Visto che i valori (in MB, nell’immagine), sono bassi perché gli scambi sono pochi, ma che spesso si scambiano con altri utenti molte fotografie, e poi i messaggi vocali e anche i video, che sono la cosa più dispendiosa in assoluto, la differenza c’è: usare, per esempio, Messenger per comunicare fa consumare il doppio rispetto ad Whatsapp, e su base mensile, e con un utilizzo intenso, questo può fare la differenza tra avere un piano dati sufficiente oppure non averlo, e dover pagare di più per il nostro piano dati mensile.
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