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Probabilmente è capitato a tutti, qualche volta, di essere arrabbiati, o ansiosi, o frustrati, e di doversi sfogare utilizzando un linguaggio non troppo pulito. Succede con le altre persone, ma può succedere anche con Siri, che è un assistente virtuale pudico e riservato.
In altre parole, se si utilizza un linguaggio esplicito con Siri, lei risponderà che “Non ha trovato alcun risultato” per la nostra domanda.
In realtà, questo non dipende dal fatto che l’assistente non conosce le parolacce e le imprecazioni, ma dal fatto che vengono limitate: per rimuovere il limite è sufficiente seguire questi semplici passaggi.
Essenzialmente, quello che cambia è che Siri ci risponderà a tono quando diremo qualche parolaccia, senza censurare la propria risposta a causa della parola inserita.
Quindi, se prima ad una frase del tipo “Dove c***o è Roma?” rispondeva con un “Non ho trovato informazioni”, adesso risponderà alla domanda che abbiamo posto, o comunque in tono con la domanda che abbiamo fatto.
Questo non significa, però, che Siri si metterà ad offendere, perché il fatto che comprenda il linguaggio esplicito non vuol dire che lo utilizzi a sua volta (ci mancherebbe). In linea di massima si tratta di una restrizione per i bambini, come se il linguaggio esplicito in qualche modo non esistesse affatto, ma se l’iPhone è generalmente utilizzato da un adulto anche non per rabbia (pensate al dover cercare informazioni sulle feci, per esempio) è utile che Siri sia in grado di comprendere anche questo tipo di linguaggio.
Nel momento in cui dovessimo stancarci, poi, è sufficiente la procedura esattamente opposta perché tutto torni come prima.
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