Il servizio SOS di emergenza di Apple consente di inviare messaggi di emergenza senza copertura di rete e Wi-Fi.
Inoltre, questa funzionalità permette anche di inviare la propria posizione alle persone care. E’ disponibile per tutti gli utenti che hanno un iPhone 14 con iOS 16.1. Inoltre, è gratuita per i primi due anni. E’ notizia di questi giorni che questa tecnologia ha già permesso di soccorrere una persona che si trovava in difficoltà. E’ successo in Alaska.
Questa persona, un uomo adulto, era in motoslitta ed ha dovuto attivare questo servizio di emergenza. Grazie al lavoro in sinergia dei soccorsi e del centro di emergenza della società della mela morsa, si è riusciti ad identificare il luogo in cui si trovata il malcapitato che è stato soccorso e salvato. Per fortuna per l’uomo in questione non ci sono state conseguenze neanche lievi.
Piacevolmente colpite da questa funzionalità tutte le forze impegnate. Ciò che ha colpito di più è stata la precisione e la completezza dei dati forniti. C’è da dire, però, che questa fa all’utente in difficoltà delle domande mirate che, se risposte con esaustività, facilitano il lavoro di chi deve recarsi in soccorso.
Ebbene si. Dopo davvero pochissime settimane dal suo debutto negli Stati Uniti d’America e in Canada, Apple amplierà questo servizio di emergenza anche in Europa. Per quanto riguarda il nostro Paese, però, c’è ancora da aspettare un po’ di tempo. Infatti, il servizio sarà disponibile, per il momento, solo in Francia, Germania, Regno Unito e Irlanda.
Inoltre, la società di Cupertino, ha dichiarato che grazie a iOS 16.2, che dovrebbe essere disponibile a breve, quando si chiamerà un qualsiasi numero di emergenza del posto, la chiamata verrà direttamente inviata al numero europeo delle emergenze che è il 112.
In pratica, il servizio userà una connessione satellitare per inviare i dati del malcapitato, comprese le risposte fornite da questo. E le comunicazioni inviate non hanno costi oltre quelli che ci saranno dopo i due anni di utilizzo gratuito. Non ci resta che attendere il suo debutto nel nostro Paese che, in questa prima fase di espansione non è ancora compreso.
Questa tecnologia, qui da noi, potrebbe essere d’aiuto davvero a moltissime persone che possono trovarsi in difficoltà, anche serie, in remoti posti di montagna dove la copertura del segnale è debole ed alle volte completamente assente. Aspettiamo con ansia di essere inglobati in questo progetto.
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