Skype è un software grazie al quale si possono inviare messaggi, trasferire file, salvare le conversazioni e fare telefonate.
Ha quasi 20 anni, infatti è stato lanciato nel lontano 2003 e ad oggi conta più di 100 milioni di utenti attivi. Ciò che ha reso papabile questa piattaforma sono i suoi costi molti bassi per il mercato delle chiamate, soprattutto se si pensa a quelle internazionali. I dati delle chiamate sono protetti, non divulgati a terzi e, in un certo qual senso, il sistema di protezione risulta molto simile alla crittografia end-to-end.
Per iscriversi bisogna fornire il proprio indirizzo mail e creare il proprio nome utente. Inoltre, tutti i dati forniti in fase di iscrizione possono o meno essere resi visibili dagli altri utenti. Mentre l’indirizzo mail è visibile solo ai propri contatti. Ma vediamo insieme cosa sta succedendo e quale sarà la novità per Skype. Abbiamo detto che ingegneri e sviluppatori lavorano sempre alacremente e, molto spesso, anche di notte.
Ed anche quelli di Microsoft non sono da meno. Hanno lavorato, infatti, ad una novità che migliorerà ed anche di molto l’utilizzo di questa piattaforma nel momento in cui si avvia una chiamata. Una grossa novità che gli utenti, sicuramente, apprezzeranno tantissimo. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Questa nuova implementazione fatta dagli sviluppatori Microsoft renderà più semplice capirsi per gli utenti che parlano lingue differenti. Ecco a voi TruVoice. E’ la nuova funzione messa in campo che emulerà la nostra voce, ma in una lingua diversa dalla nostra. Un’ottima soluzione soprattutto in un ambiente lavorativo multiculturale e multilinguistico.
Ciò permetterà a tutti i dipendenti di capirsi in tempo reale senza dover ricorrere a traduttori terzi. L’Intelligenza artificiale farà tutto il resto. Addirittura capirà in che lingua tradurre senza che noi la impostiamo. E, in più, potremmo scegliere se fargli o meno mantenere il nostro tono e timbro della nostra voce.
Se dovessimo optare per questa soluzione sarà un po’ come sentire un nostro clone parlare un’altra lingua. Chissà che effetto ci farà? L’intelligenza artificiale non farà altro che campionare il timbro vocale per offrire un’esperienza meno robotica e quanto più possibile vicina alla voce umana.
Le lingue disponibili sono soltanto cinque al momento. Abbiamo l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il cinese. E la nostra lingua italiana? Come sta accadendo spesso, questa è messa un po’ più in disparte rispetto a tutte le altre. Non si sa dove ricercare le motivazioni di questa scelta che accomuna sempre più tutte le aziende tecnologiche.
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