Apple Watch rischia il ban negli USA, ecco il motivo assurdo
Secondo l’azienda Masimo, Apple avrebbe violato il suo brevetto grazie al quale gli Apple Watch misurano l’ossigenazione.
Stando a quanto dichiarato dalla ITC (International Trade Commission), il colosso californiano dell’hi-tech starebbe sfruttando indebitamente una tecnologia che aiuta a misurare la saturazione nel sangue tramite Apple Watch, poiché coperta da un brevetto del brand di Irvine (California).
Un giudice della ITC ha verificato e convalidato tale violazione. Pertanto, ha sancito lo stop all’importazione degli Apple Watch negli Stati Uniti. In realtà, la diatriba legale fra le due aziende americane era iniziata già nel 2020. In quell’anno Masimo avrebbe accusato Apple per la violazione di ben 10 dei suoi brevetti.
Stando a quanto noto, Masimo avrebbe effettuato la denuncia in seguito ad una mancanza di collaborazione con Apple, e per il fatto che quest’ultima abbia assunto dei dipendenti che erano a conoscenza di alcuni segreti ed informazioni commerciali.
Nel dettaglio, la ITC sembra abbia deciso di vagliare soltanto 5 dei brevetti di Masimo, relativi alla tecnologia sopracitata. E non tutte e 10 le licenze che l’azienda produttrice sosteneva che non fossero state rispettate da Cupertino.
Di cosa si tratta specificamente?
Andando più nel particolare, i 5 brevetti analizzati dalla ITC riguardano la nuova tecnologia che permette agli utenti di Apple Watch di ottenere una misurazione dell’ossigeno nel sangue. Questa metodologia medica prende il nome di pulsossimetria.
Tale funzione è compatibile a partire dal modello Apple Watch Series 6 del 2020, e poi con 7,8, SE e Ultra del 2022. In ogni caso il giudice in questione, successivamente ai rilevamenti eseguiti, ha riscontrato la violazione di un solo brevetto. Gli altri 4, invece, non presentano nulla di contravvenuto da parte di Apple. Per quanto concerne la faccenda, il CEO (Chief Executive Officer) di Maximo, Joe Kiani, ha affermato quanto segue: “Siamo felici che il giudice amministrativo abbia riconosciuto la violazione da parte di Apple della tecnologia di pulsossimetria di Masimo. La decisione odierna dovrebbe contribuire a ripristinare l’equità nel mercato”.
In risposta, Apple ha presentato una controdenuncia a fine ottobre 2022, dichiarando che lo smartwatch Masimo W1 si serve di svariate tecnologie per la pulsossimetria, tutte coperte da un brevetto. Per cui, è come se Masimo in realtà avesse “plagiato” Apple, e non viceversa. A questo punto, la ITC dovrà stabilire se bloccare o meno l’importazione degli Apple Watch negli USA (i cui componenti vengono, però, assemblati in Cina, da sempre). Il provvedimento giurisdizionale è previsto entro il prossimo 10 maggio 2023. Fino a quel momento entrambe le aziende non potranno fare altro se non attendere la sentenza, che si confida determini la chiusura definitiva della disputa.