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La svolta della Mela: così fa tutto da sola e saluta le vecchie tecnologie

Sulla stessa linea del cambio dei processori Intel a quelli Silicon, Apple ha intenzione di produrre il proprio chip per la connettività Bluetooth, wi-fi e 5G.

In questo modo l’azienda californiana renderebbe anche più fruttifero l’acquisto dei modem Intel, effettuato nel 2019 al costo di ben 1 miliardo di dollari.

Apple, dunque, ha intenzione di sostituire i prodotti Broadcom, con cui collabora, con una propria idea di trasmissione dei dati. Oltre alla connettività Bluetooth, wi-fi e 5G, in seguito la Mela integrerebbe anche la rete mobile. Lo stesso Bloomberg conferma questo passaggio, esattamente com’è avvenuto non molto tempo fa con i processori Intel, che Apple decise di sostituire con i suoi Silicon.

Se così fosse, si tratterebbe di una svolta molto importante per Cupertino. Tuttavia, il progetto non vedrà la luce prima del 2025, anno in cui indicativamente verrebbero lanciati i primi dispositivi dotati dei nuovi chip. Questo perché normalmente gli accordi di fornitura di tali componenti sono pluriennali; perciò è necessario parecchio tempo prima che eventuali modifiche si concretizzino.

Seguendo la medesima direzione di pensiero, Apple potrebbe rimpiazzare anche il modem 5G di proprietà di Qualcomm con uno di produzione propria. In ogni caso, il brand avvierebbe anche tale progetto non prima della fine dell’anno, e quindi non sarà pronto prima dell’inizio del 2024.

Cosa ci sarà da aspettarsi?

Per avviare la lavorazione dei suoi modem, Apple ha acquisito le quote necessarie nel 2019, rilevandole per 1 miliardo di dollari. Cifra stratosferica, se si pensa ai cambiamenti che il colosso americano dell’hi-tech desidera attuare d’ora in poi.

In merito al tema dei modem 5G, una portavoce di Qualcomm ha riferito alla testata TheVerge quanto segue: “ci aspettiamo di avere la quota di maggioranza dei modem 5G degli iPhone 2023 al lancio, superiore alle nostre stime iniziali del 20%. Oltre a ciò, non ci sono cambiamenti nella pianificazione e ci aspettiamo un contributo minimo dai ricavi derivanti dai prodotti di Apple nell’anno fiscale 2025”.

Dunque, anche in questo caso i tempi risultano abbastanza dilatati. Apple è il cliente Broadcom più esteso e, nel momento in cui la notizia della transizione ha iniziato a diffondersi, le azioni di quest’ultima sono scese del 4,7%; percentuale alquanto notevole, sebbene poi si siano chiuse sotto al 2%. Il passaggio da Intel ad Apple Silicon ha segnato una poderosa svolta anche a livello di mercato. Pertanto, non sarebbe poi così singolare, ma piuttosto molto probabile, il fatto che i cambiamenti alla connettività e dei modem 5G provocheranno non poche grane al più grande produttore di connessione wireless del mondo.

Alessia Mennitti

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