Per realizzare uno smartphone Android bastano 100 lavoratori, mentre per un iPhone ne servono ben 1.200. Vediamo perché questa grande differenza.
Nel laboratorio cinese di Foxconn i lavoratori assemblano sia smartphone Android, sia Apple. Ma la cosa davvero sorprendente è che, in base agli standard di qualità richiesti dai produttori, il numero di operai varia notevolmente fra un marchio e l’altro.
A dichiararlo è stato proprio il nuovo capo del reparto assemblaggio della fabbrica, Michael Chiang, che ha preso il posto del veterano Wang Charng-yang, ora all’interno del consiglio di amministrazione. Tale profondo divario dipende prettamente, come già accennato, dalla qualità richiesta dai produttori dei brand: per Apple è chiaramente più alta, mentre per Android bastano poche persone ad assemblare i componenti dei telefoni.
Nello specifico, Chiang ha affermato che “per i telefoni Android cinesi, dobbiamo solo assegnare 100 lavoratori per linea di produzione, mentre abbiamo bisogno di 1.200 lavoratori per fare l’iPhone”.
Foxconn è la fabbrica di smartphone più grande al mondo. Negli ultimi mesi si è trovata a dover fronteggiare una serie di disagi e ritardi dovuti soprattutto alla pandemia da Covid-19; in particolare con la produzione e la conseguente commercializzazione di iPhone 14 Pro. La situazione si è poi risolta, ma non senza lasciare degli effetti all’interno dell’azienda della Mela.
I sistemi Android e iOS non potrebbero trovarsi più agli antipodi di come sono, da sempre. Il primo è maggiormente diffuso su diversi marchi di smartphone, ad esempio Samsung, Huawei, Xiaomi, Oppo, ma anche alcune smart TV che supportano il sistema operativo. iOS, ovvero Apple, è unico. La sua autenticità, e in questo caso anche il suo standard di qualità, derivano proprio da queste caratteristiche innate ed imprescindibili per casa Cupertino.
Nonostante sia esteso ad un numero maggiore di dispositivi, il sistema Android negli anni ha subito e affrontato diverse falle, bug, blocchi e complicazioni, soprattutto sugli smartphone. Tuttora è così. A livello di applicazioni, ad esempio, su un Samsung si possono scaricare anche app di terze parti, proprio perché il sistema lo permette di per sé. iOS risulta molto più restrittivo ed esclusivo a riguardo, anche perché la massima priorità del colosso californiano è quella di garantire sempre, al 100%, sicurezza e privacy.
Una società come Android tende a concentrarsi di più su personalizzazione, fotografia, colori e grafica in generale, se si vuole fare un “paragone” con Apple. Mentre quest’ultima, dal canto suo, è protesa verso migliorie costanti a processore, hardware, software e prestazioni tecniche, al fine di garantire la miglior esperienza utente, lasciando magari il design più minimalista ed essenziale; ma non per questo meno accattivante. Pertanto, è legittimo pensare che anche qui risieda la differenza di qualità che i lavoratori hanno il compito di rispettare durante la produzione di questi dispositivi.
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