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Siri chiama la Polizia e scatena il panico; agenti armati e pronti a fare fuoco

Polizia australiana schierata – iphonari.it

Siri è l’assistente virtuale sviluppato da Apple che tutti vorrebbero al proprio fianco nei momenti di bisogno.

Infatti, è sempre pronta ad aiutare gli utenti nel caso in cui questi le chiedano qualcosa. E le cose da chiedere possono essere le più svariate. Si va dall’orario preciso alle previsioni meteo della giornata o dei giorni a seguire. E poi, insieme a lei si possono pianificare vacanze chiedendo di mostrare le mete più belle della zona scelta sia per il relax estivo che per quello invernale.

Ma, ovviamente, si può chiedere di tutto a questo assistente virtuale. A volte, però, ha delle lacune. O per meglio dire può lanciare allarmi, richieste di aiuto quando non ce n’é bisogno. Ed è proprio questa la questione che affronteremo nell’articolo. Ossia una richiesta di aiuto al servizio di emergenza che ha scatenato un putiferio. Vi racconteremo tutto quello che è successo, basterà avere un po’ di pazienza.

Siri allerta il servizio di emergenza che arrivano armati dalla testa ai piedi.

Andiamo, però, per gradi. Era un tranquillo martedì di gennaio in Australia e nessuno mai avrebbe pensato potesse succedere qualcosa di davvero incredibile. Il racconto inizia da una palestra. E nella palestra chi si trova di solito? C’è sempre almeno un personal trainer. Ed è lui il protagonista della vicenda, o meglio il suo Apple Watch.

Era mattina presto, infatti erano le 7.45 di quel martedì che sembrava essere un giorno normale. Ma Siri aveva deciso che questo giorno avrebbe dovuto assumere connotati meno placidi. Così, durante un allenamento, per sbaglio l’allenatore ha attivato Siri sul suo Apple Watch. Arriva la chiamata al servizio di emergenza e poco dopo ecco che ben quindici poliziotti accerchiano la palestra armati dalla testa ai piedi.

Non potete immaginare, ovviamente, la faccia del povero malcapitato che si è visto accerchiato dai poliziotti. Ovviamente, il personal trainer ha chiesto delucidazioni in merito ai poliziotti arrivati li come se fosse avvenuto il più orrendo dei crimini. Si è scoperto, così, che durante l’allenamento il coach aveva attivato involontariamente Siri.

Immagine ripresa dalla telecamera di sorveglianza della palestra australiano in cui è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine da parte di Siri – iphonari.it

Questa aveva, poi, di conseguenza fatto la chiamata per avere soccorsi a nome del personal trainer. Durante la chiamata, si sentivano parole come “bel colpo” o “buon colpo” e, quindi, subito si era pensato ad una sparatoria o a un suicidio. Invece, nulla di tutto ciò era successo dato che quelle parole erano rivolte al fruitore della palestra che il coach stava allenando.

Per fortuna solo tantissimo spavento ed incredulità. Nessun ferito, nessuna sparatoria, nessun cadavere nella palestra in questione. Solo un personal trainer che aveva iniziato presto il suo lavoro, il cliente della palestra che si stava allenando, un Apple Watch troppe volte sollecitato e l’assistente virtuale “Siri” che si stava annoiando e ha dato un po’ di brio alla giornata.

Angelo Costantino

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