Tutti pazzi per The Mandalorian? Google ha deciso di “usarlo” per lanciare un suo AirTag
Il colosso Google sta pensando alla realizzazione di un dispositivo molto simile all’AirTag di Apple.
In realtà lo sta già costruendo. La fase di sviluppo è già iniziata da un po’ secondo le indiscrezioni che girano sul web da tempo. E c’è anche il nome di questo progetto. Infatti, si chiama “Grogu”. Vi dice niente questa parola? Non vi riporta la memoria a qualcosa? Ve lo diciamo noi. Grogu è il nome del personaggio di una delle serie TV Disney Plus più apprezzate.
Stiamo parlando della serie TV “Star Wars The Mandalorian” e il personaggio in questione è “Baby Yoda”. Ovviamente, bisogna, come sempre, prendere con le pinze tutto ciò che circola in rete, anche perché i dettagli che viaggiano insieme alle indiscrezioni di questi giorni non sono molti. Anzi, sono davvero pochi.
Quello che si sa per certo è che anche Google ha intenzione di sviluppare una rete in grado di localizzare i suoi device alla stregua di uno dei suoi competitor, ovvero la Apple. In questo articolo cercheremo di capire, sulla base dei rumors insistenti, ma ancora scarni, come potrebbe essere questo nuovo tracker di Google.
Grogu o Baby Yoda, il primo tracker di Google per localizzare i device.
Per capire le intenzioni della società di Mountain View bisogna andare per gradi. Innanzitutto, bisogna dire che questo progetto Google è in fase di sviluppo già da un po’ di tempo. La cosa che sappiamo è che supporterà due tecnologie. Infatti supporterà sia la connessione Bluetooth LE (BLE) sia quella Ultra-Wideband (UWB).
Quest’ultima è proprio quella su cui si basano gli AirTag della società di Cupertino per la localizzazione dei device smarriti o rubati. Insomma, grazie ad essa funziona la rete “Dov’è?“. Potrà essere disponibile in diverse colorazioni e, al suo interno, avrà un altoparlante. L’altoparlante può essere usato in diversi modi.
In primis, si può far suonare per cercarlo in caso di smarrimento. E, poi, può essere impostato in modo che suoni in caso di furto. Ovviamente, stiamo parlando dell’esperienza con l’AirTag di Apple. Ma non crediamo che l’esperienza di uso di questo tracker sarà diversa. Nonostante questo progetto sia in essere da tempo, sono ancora pochi i device di Google con tecnologia UWB.
Lo scopo di Google, però, non è solo quello di usufruire della localizzazione simile a quella di Apple soltanto sui propri device. Infatti, la società sta lavorando per far si che venga integrata anche all’interno di device prodotti da altre società che fanno di Android il loro sistema operativo. Al momento, per questo tipo di localizzazione basterà il Bluetooth LE, anche se la tecnologia UWB è molto più affidabile e precisa.