L’Orologio dell’Apocalisse nasce nel 1947 ad opera di scienziati facenti parte del Bulletin of the Atomic Scientist.
Ma vediamo di cosa si tratta. E’ una metafora del tempo che resta tra noi e la fine totale del mondo. In pratica è un orologio che può sembrare molto simile a uno di quelli che tutti possediamo nelle nostre abitazioni. Ha lancette, ore, minuti. Ma non va avanti da solo. Sono gli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientist, che parla di sicurezza, politica e dei problemi che possono derivare dall’utilizzo di armi di distruzione di massa come quelle nucleari, a spostare le lancette.
Questo orologio è stato pensato per indicare la fine del mondo allo scoccare della mezzanotte. Ed in principio la mezzanotte corrispondeva con una possibile guerra atomica. Ma è da un po’ di anni che gli spostamenti delle lancette si hanno in presenza di eventi positivi e negativi che esulano dallo scoppio della guerra atomica.
Ed anche la pandemia di Covid-19 ha fatto sì che le lancette si spostassero in avanti. Un altro balzo in avanti è stato fatto a causa del conflitto tra Russia ed Ucraina. Ma, ora, gli scienziati della rivista hanno annunciato che l’orologio è vicino come non mai alla mezzanotte. In questo articolo capiremo il perché di questa decisione
Siamo, infatti, secondo questo orologio, o meglio secondo gli scienziati della rivista, tra cui figurano anche ben dieci Premi Nobel, a soli 90 secondi dalla mezzanotte, dalla notte del mondo. Negli ultimi tempi hanno spostato le lancette ben due volte. Il primo spostamento è avvenuto nel 2020 a causa dell’epidemia di cui tutti siamo a conoscenza. In quell’occasione le lancette sono state spostate di ben 100 secondi in avanti.
Ed ora, all’inizio del 2023 gli scienziati le hanno spostate nuovamente. Stavolta, però, c’è stato un piccolissimo balzo in avanti, di soli dieci secondi, ma che ha fatto si che ci avvicinassimo ancora di più alla fine. Secondo quanto riferito in un comunicato del Bulletin of the Atomic Scientist questo nuovo avanzamento è dovuto al conflitto tra Ucraina e Russia e al rischio dello scoppio di ordigni nucleari, ma non solo.
Infatti, gli autori hanno esaminato anche altri fattori. Uno di questi è, senza ombra di dubbio, il cambiamento climatico in atto. Ma c’è anche la totale incapacità dei governi di far fronte a questi cambiamenti e alle minacce come il coronavirus. Una decisione non presa a cuor leggero questa di mettere le lancette il più vicino alla mezzanotte come non era mai accaduto prima d’ora. Infine, resta un’esortazione ai leader di tutto il mondo.
Dovranno fare il più presto possibile per mettere in pratica operazioni di cooperazione, dialogo e sostenibilità ambientale. Senza queste le lancette non torneranno mai indietro, anzi. Andremo sempre e soltanto inesorabilmente verso un’unica direzione: quella che viaggia verso l’Apocalisse, verso la notte perenne del mondo intero.
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