Sin da quando Apple li ha immessi sui mercati quasi 16 anni fa, nel 2007, gli iPhone sono entrati a far parte delle vite di milioni di utenti.
Infatti, quell’anno segna l’inizio della loro ascesa a livello globale ed il claim fu: “This is only the beginning. Apple reinvents the phone”, ovvero “Questo è solo l’inizio. Apple reinventa il telefono”. Allora c’era Steve Jobs al timone dell’azienda di Cupertino. A livello aziendale, molte cose sono cambiate e fra tutte proprio l’uomo al comando dell’azienda.
Dopo la morte del fondatore, tra lo scetticismo generale, arriva al comando Tim Cook. A costui è bastato un anno per far ricredere tutti, anche quelli più scettici ed ostili verso la sua figura. E siamo arrivati alla serie 14 di iPhone il cui slogan è “Un mondo di wow”. In realtà, la maggior parte degli utenti ha già portato la propria attenzione a quali e, soprattutto, come saranno gli iPhone 15.
Questo atteggiamento sta a dimostrare come questi prodotti della società di Cupertino siano oggetto di moltissima curiosità da parte di tutti. E non è finita qui, poiché questi piccoli, ma potenti dispositivi sono entrati a far parte della quotidianità delle persone le quali sono diventate un tutt’uno con essi.E le parole dell’amministratore delegato di Apple vanno proprio in tal senso.
Cook ha detto queste parole durante un incontro tenutosi con gli analisti di mercato mentre presentava l’andamento economico dell’azienda. Molti analisti hanno fatto delle domande al CEO Apple. C’è stata una domanda che ha attirato l’attenzione di molti ed il motivo è la risposta ricevuta dall’analista che l’ha proposta.
La domanda riguardava i costi sempre al rialzo di iPhone. Infatti, subito Cook ha risposto sostenendo proprio la centralità di iPhone all’interno delle vite di milioni di utenti. Infatti, secondo l’amministratore delegato della società di Cupertino, questo piccolissimo dispositivo è un enorme contenitore di dati.
Si parte dai propri contatti sino ad arrivare alla maggior parte dei dati sensibili. E questi possono essere i dati bancari o quelli relativi alla smart home. E ha continuato sostenendo che chiunque voglia il meglio, sia in chiave prestazionale che per quanto riguarda la sicurezza di dati e privacy, sia disposto a pagare qualcosina in più.
Insomma, una vera e propria arringa in difesa sia del dispositivo di cui tutti, ormai, conoscono le caratteristiche, sia della politica aziendale. Resta da capire la quantificazione di questa “qualcosina in più“. Una vera e propria giustificazione delle variazioni al rialzo dei costi di questi smartphone avvenute negli ultimi anni, ogni volta che c’è stato il lancio di una nuova serie di iPhone.
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