Apple un terrificante bug su iPhone raccoglieva dati sensibili: panico tra gli utenti
Con l’avvento di iOS 16, gli utenti hanno riscontrato numerosi bug ed uno di questi era anche molto pericoloso per la nostra privacy.
In realtà, non solo riguardava la nostra privacy, ma minava a nostra sicurezza e quella dei nostri dati, anche di quelli sensibili. Stiamo parlando di un bug della nuova versione del sistema operativo di Apple che ha consentito alle App di fare incetta dei nostri dati. Al momento si conosce una sola App che ha lavorato in tal senso.
Stiamo parlando di Apple Maps, ma secondo gli esperti, ce ne sarebbero anche tante altre che lo hanno fatto e non si sa di preciso per quanto tempo. Insomma, i nostri dati sono stati alla mercé di tutti, malintenzionati compresi e noi non lo sapevamo. Dovremmo dire grazie a chi ha segnalato alla società di Cupertino queste problematiche.
Ma cosa è accaduto? In pratica anche quando gli utenti negavano le autorizzazioni alle App per accedere alla posizione del dispositivo, queste avevano comunque contezza della posizione esatta. Il tutto è stato segnalato attraverso il programma “Apple Security Bounty” grazie al quale alcuni ricercatori inviano i risultati dei loro test sulla sicurezza e vengono anche retribuiti dalla Apple.
In questo articolo ci concentreremo sull’applicazione proprietaria di Apple per la navigazione che è stata al centro di numerose segnalazioni per quanto riguarda dei bug sulla Privacy. Per fortuna, la nuova release iOS 16.3 ha risolto il tutto, ma la sua vulnerabilità ha permesso di utilizzare i dati degli utenti nonostante questi avessero negato tutte le autorizzazioni.
Il bug sulla privacy di Apple Maps ha scatenato il panico tra tutti gli utenti.
Come dare torto a questi poveretti che, ignari di cosa stesse succedendo, hanno avuto i loro dati, anche quelli sensibili, esposti. E, ovviamente, pronti per la consegna a chiunque ne volesse entrare in possesso. Insomma, una bella gatta da pelare per Apple. Di contro, la società fondata da Steve Jobs ha emanato una nota di smentita.
In questa nota, asserisce che tutte le notizie circolanti a riguardo di questo problema erano non veritiere. Le App non hanno mai avuto la possibilità di bypassare il controllo degli utenti. Non hanno mai scavalcato le autorizzazioni negate. Non c’è mai stato pericolo. Per Apple viene prima di tutto la privacy e la sicurezza dei suoi utenti.
La società, ai primi allarmi, ha subito iniziato ad indagare e i risultati delle ricerche in questioni non hanno fornito nessun avviso di criticità. Quindi, la Apple ha rassicurato tutti i suoi utenti che nel frattempo si erano, giustamente, imbufaliti in virtù del fatto che potessero essere state violate le loro indicazioni circa l’utilizzo delle App.