La sensazione di essere spiati è una condizione molto frequente, sia nella vita reale di tutti i giorni, sia nella vita virtuale.
E se vi dicessimo che c’è una connessione tra l’essere spiati nella vita reale e quella virtuale? In pratica, questa sensazione che ci portiamo addosso è dovuta dal fatto che ci sentiamo seguiti, pedinati, fissati quando camminiamo per strada o arriviamo in un posto ben preciso. Ciò riguarda la vita reale. Ma, quando siamo in pubblico e leggiamo qualcosa sul nostro smartphone, c’è sempre qualcuno che sbircia.
E non si tratta di essere spiati? Quindi, ficcano il naso nella vita reale, ma leggendo qualcosa di virtuale. Anche, ad esempio, quando ci arrivano annunci pubblicitari sul browser o sui vari social è un segnale che siamo spiati. Infatti, molto spesso gli inserzionisti si avvalgono dei dati raccolti dalle varie piattaforme per propinarci annunci mirati.
In pratica, conoscono tutto di noi, della nostra vita, dalle nostre abitudini, alla nostra situazione economica fino ad arrivare alle cose che più amiamo in assoluto ed ai nostri bisogni reali. Quindi, sì, molto spesso facciamo bene a guardarci intorno dalle varie spie e dai vari ficcanaso, sia quelli fatti di carne ed ossa, sia quelli del mondo virtuale.
In questo articolo, però, vogliamo parlarvi di un’attività di spionaggio di cui nessuno è a conoscenza, o, forse, solo pochi ne hanno contezza, ma soltanto per sentito dire. Non hanno fatto, in pratica, esperienza sul campo. Siete pronti a scoprire in quale altro modo possiamo essere spiati? Non vi resta che mettervi comodi sul vostro divano e prendere nota.
I caricabatterie dei nostri smartphone sono piccolissimi oggetti potenti che sono indispensabili per ricaricare i nostri device quando sono scarichi. E, tenendo conto dell’uso massimo che ne facciamo, questi dispositivi sono necessari quasi due volte al giorno. Ma se vi dicessimo che sono proprio delle spie? Ci credereste?
Ebbene sì. Sono spie e ve lo dimostreremo. Mentre ricarichiamo lo smartphone qualcuno potrebbe ascoltarci. Come? Ve lo diciamo subito. Se rimuoviamo la protezione, all’interno del caricabatterie troveremo una microspia GSM con una scheda SIM. Se qualcuno decidesse di chiamare il numero corrispondente alla Sim in questione succederebbe qualcosa di davvero terrificante.
In pratica, il chiamante riuscirebbe a sentire a distanza tutto ciò di cui parliamo attraverso il microfono presente all’interno. Addirittura, ci sono dei modelli di caricabatterie che, oltre a possedere tutte le caratteristiche appena elencate, hanno anche all’interno una telecamera Wi-Fi. Quindi, non solo potremmo essere ascoltati, ma corriamo anche il rischio di essere visti. Facciamo molta attenzione.
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