Apple e videogames, due mondi diversi: non c’è possibilità di integrazione per Mac?
Possedere un Mac, il Pc della Apple, non si concilia affatto con la passione per il gaming di tutti gli utenti.
Infatti, possiamo tranquillamente affermare che, rispetto ai PC Windows, non ci sono giochi disponibili per questi dispositivi. E gli utenti, ovviamente, non ringraziano. Durante la Apple Worldwide Developers Conference (WWDC) Apple aveva fatto promessa circa novità positive a riguardo, ma al momento queste non sono state mantenute. Certo, la società ha fatto enormi passi da gigante con la realizzazione dei processori M2, grazie ai quali le prestazioni dei suoi Mac sono notevolmente migliorate.
E poi c’è la tecnologia Metal 3 grazie alla quale c’è stato un ulteriore miglioramento delle prestazioni, della fluidità e della reattività dei giochi, senza disdegnare la grafica di questi che ha davvero dell’incredibile. Tutto ciò per contrastare il dominio totale della Nvidia nel campo del gaming. Nonostante tutti questi sforzi da parte della società fondata da Steve Jobs, per gli utenti non è cambiato nulla. Le aziende, in pratica, non sembrano voler sviluppare giochi per Mac.
Uno dei motivi potrebbe essere il costo derivante da uno sviluppo del genere che, però, non avrebbe il rientro di denaro sperato dopo aver fatto un’operazione del genere. Ciò è dovuto dal fatto che solo il 3% circa della totalità degli utenti gioca su Mac. Numeri esigui per poter sperare in un investimento di risorse. Insomma, questa fetta di mercato non è qualcosa di appetibile per le aziende che sviluppano giochi. Sarebbe solo un dispendio di energie, risorse umane e, soprattutto, un enorme dispendio vano di denaro.
Nonostante ci siano giochi disponibili, gli utenti preferiscono i PC Windows.
Uno tra tutti è Resident Evil Village, e gira anche benissimo su Mac. Ma quello che preoccupa sono due cose. La prima è che arrivano su Mac giochi che nascono per dispositivi come iPhone e iPad e, soprattutto, che i nuovi giochi non arrivino mai prima che questi siano disponibili su PC Windows. Ed è il caso migliore. Infatti, molto spesso non vengono proprio resi disponibili per Mac. Un esempio di arrivo in ritardo è dato da Trombone Champ che è uscito su Windows a settembre ed è arrivato su Mac pochi giorni fa. Non si tratta di un ritardo da poco.
Infatti, sono trascorsi ben cinque mesi. E, quindi, gli utenti giocano su PC Windows. Altrimenti, se volessero aspettare il loro arrivo su macOS, avrebbero a che fare con giochi già, praticamente, vecchi. Un altro esempio di probabile arrivo in ritardo, ma che, al momento, è nella lista dei giochi mai arrivati, è quello di No Man’s Sky, annunciato al WWDC 22 e che è disponibile per Windows da quasi 7 anni.
Crediamo che, oltre la non appetibilità di questa fetta di mercato, ci sia un problema legato alla capacità di aggiornamento dei Mac rispetto ai PC Windows. Questi computer possono anche essere più performanti e duraturi di quelli del suo competitor, ma non hanno la stessa capacità di aggiornamento grazie alla politica Apple che li vieta.
Nonostante ciò, Apple continua a ribadire di voler puntare a questa fetta di mercato. Magari un Mac pensato come enorme e performante piattaforma di gioco, grazie all’evoluzione tecnologica dei processori Silicon da essa realizzati. Staremo a vedere. Intanto, al momento, prospettive di superare Windows non sono realistiche.