Il passaggio alla nuova tecnologia del digitale terrestre doveva essere qualcosa di estremamente facile in Italia.
Almeno nelle intenzioni di chi lo ha pensato e progetto. Ed invece, questo percorso si è rivelato molto, ma molto più arduo del previsto. Sembrava praticamente tutto pronto lo scorso anno ed invece le parti in causa hanno dovuto, per forza di cose, rinviare il passaggio definitivo alla nuova tecnologia alla fine di maro di questo anno.
I problemi principali riguardano, soprattutto, il parco dispositivi posseduto dalle famiglie, presente all’interno delle abitazioni e la difficoltà ad estendere questa nuova tecnologia in tutti i luoghi della Penisola. Infatti, molti di questi sono remoti e tutte le ultime tecnologie, compresa questa, hanno difficoltà ad arrivare.
Sembrano quasi territori non conquistabili, fortezze inespugnabili che ricusano la modernità. Ma, forse, non è così, forse gli sforzi messi in campo non sono stati, poi, così mirati. Certo, il Governo ha stanziato dei fondi per il rinnovo del parco dispositivi, offrendo bonus alle famiglie che sostituivano i vecchi TV con nuovi apparecchi o che acquistavano decoder adatti.
Ma, a quanto pare tutto ciò non è stato affatto sufficiente. E ci si ritrova a fare i conti con altri problemi che potrebbe, persino, ritardare ancora una volta il passaggio definitivo. Si, avete capito benissimo. Non si riesce a trovare una soluzione a questa noiosa problematica. In questo articolo vi spiegheremo cosa sta accadendo e quali saranno le conseguenze.
Ed i motivi sono, più o meno, gli stessi. Si va dalla presenza di dispositivi non idonei all’interno delle abitazioni fino ad arrivare alle strutture obsolete che dovrebbe ricevere e trasferire il segnale verso le abitazioni. E queste ultime non si trovano, come abbiamo accennato in precedenza, nelle aree più remote d’Italia, bensì se ne trovano anche nei pressi delle grandi città. Queste ultime dovrebbero essere quelle più facilmente raggiungibili da lavori di adeguamento, eppure nessuno le ha prese in considerazione.
E, mentre molti richiedono a gran voce al Governo attuale di prendere in considerazione un nuovo finanziamento al Bonus TV, si vanno accumulando altri ritardi che faranno sicuramente saltare il termine fissato alla fine di marzo 2023. Si è riunito il Tavolo Permanente delle Comunicazioni Elettroniche presenziato anche dal sottosegretario Fausta Bergamotto.
Da questo tavolo è emerso che non c’è una data ancora che rappresenti, finalmente, questo maledetto passaggio. Addirittura, il sottosegretario ha chiesto ai presenti di pensare all’adozione di un nuovo approccio per risolvere la situazione. In più, si dovrà tenere presente il grado di diffusione dei nuovi apparecchi televisivi. Un primo riscontro di ciò si potrà avere entro fine marzo. E per il digitale terrestre? Si pensa addirittura al 2024.
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