Ci sono brutte, anzi bruttissime notizie per tutti quelli che utilizzano l’ormai famoso “pezzotto” per vedere contenuti in streaming.
Sappiamo tutti di cosa si tratta. E sono oltre cinque milioni gli utenti che usufruiscono dei servizi legati a questa pratica illegale. Alcuni la definiscono “la mafia digitale“. Ma capiamo qualcosa in più. In Italia sono presenti numerose piattaforme che offrono contenuti on demand. E questi ultimi possono essere film, serie TV, programmi televisivi.
Ovviamente, non mancano le piattaforma che offrono contenuti sportivi e, soprattutto, quelli che riguardano il calcio con particolare riferimento al massimo campionato italiano e alle coppe continentali. E’, in pratica, un decoder che riceve il segnale, o meglio i segnali, dei canali attraverso il sistema Iptv. Il tutto è in abbonamento, ma a costi davvero irrisori.
Ovviamente il paragone è relativo ai vari costi da sborsare per abbonarsi ai servizi di ogni piattaforma. Ma cosa è contenuto nell’abbonamento illegale? Beh, c’è un po’ di tutto: da Sky a Netflix, da Disney+ a Dazn. Un unico calderone. E gli utenti possono decidere quale taglio di abbonamento sottoscrivere. Ma, data la convenienza, di solito usufruiscono del pacchetto completo.
Condizione senza la quale non si può vedere nulla è la presenza di una rete internet. Ma questo era fuori discussione. Attenzione, però, perché il Parlamento italiano, dopo vari tentativi di contrasto a questa pratica illegale, proprio in questi giorni sta per approvare una norma ad hoc. Questa, una volta approvata dichiarerà la morte del “pezzotto” e le conseguenze per gli utenti si prospettano davvero tragiche.
La Camera dei Deputati ha già approvato la legge, senza alcun voto contrario, per contrastare la trasmissione illegale di contenuti. Ora, la palla passa al Senato, ma, ovviamente, anche i Senatori la approveranno. Al termine dell’iter approvativo, questa legge ha l’obiettivo di dichiarare guerra al pezzotto e di decretarne la morte.
Ma darà la vita ad una piattaforma che sarà in grado di individuare le trasmissioni illegali e bloccarle entro i primi trenta minuti di diffusione. Quindi, tutti i siti pirata che trasmettono illegalmente saranno prontamente oscurati. Non sarà più come prima, quando c’era il diritto al contraddittorio per le società che trasmettevano illegalmente.
Cambierà tutto, quindi. Gli utenti correranno il rischio di abbonarsi, effettuare il pagamento e non poter vedere i contenuti desiderati. Ovviamente, tutto ciò si andrà ad aggiungere alle già previste sanzioni e alle pene che prevedevano anche l’arresto. Sarà finalmente la fine di ciò, o i criminali troveranno il metodo per bypassare anche questa normativa? Staremo a vedere.
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