Nuovi tipi di controlli contro l’evasione fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il cosiddetto “anonimometro”.
Il nuovo anonimometro dell’Agenzia delle Entrate è uno strumento che permette di verificare la correttezza delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. Si tratta di un algoritmo che analizza i dati fiscali e patrimoniali dei soggetti obbligati e li confronta con quelli di altri contribuenti simili per individuare eventuali anomalie o incongruenze.
L’anonimometro non sostituisce il controllo fiscale, ma lo integra e lo semplifica, fornendo all’Agenzia delle Entrate indicazioni utili per selezionare i casi più a rischio di evasione o elusione. Il suo obiettivo è di aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, incentivando la collaborazione e la spontanea regolarizzazione dei contribuenti.
L’anonimometro si basa su criteri oggettivi e trasparenti, che tengono conto delle caratteristiche economiche e sociali dei contribuenti, come il reddito, il patrimonio, la spesa, la famiglia, la professione, la zona geografica. L’anonimometro non viola la privacy dei contribuenti, in quanto non accede a dati sensibili o personali, ma solo a quelli già in possesso dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, l’anonimometro non produce effetti automatici o vincolanti per i contribuenti o per l’Agenzia delle Entrate, ma solo segnalazioni che devono essere verificate e motivate. L’anonimometro è uno strumento innovativo e all’avanguardia nel panorama internazionale, che si inserisce in un quadro normativo e operativo sempre più orientato alla prevenzione e alla cooperazione tra fisco e contribuenti.
I controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sono le attività di verifica e accertamento che l’ente svolge per prevenire e contrastare l’evasione e la frode fiscale da parte dei contribuenti. Questi controlli possono essere di diversa natura e intensità. L’obiettivo dei controlli fiscali è di assicurare il rispetto delle norme tributarie e il corretto versamento delle imposte dovute allo Stato. I controlli fiscali possono essere suddivisi in due categorie principali: i controlli formali e i controlli sostanziali.
I controlli formali sono quelli che riguardano la verifica della regolarità formale delle dichiarazioni e delle comunicazioni presentate dai contribuenti, senza entrare nel merito della correttezza dei dati e delle imposte dichiarate. Questi controlli possono portare alla rettifica o all’integrazione delle dichiarazioni o alla notifica di avvisi bonari o di accertamenti sintetici.
I controlli sostanziali sono quelli che riguardano la verifica della congruità e della veridicità dei dati e delle imposte dichiarate dai contribuenti, confrontandoli con gli elementi informativi disponibili e con gli indici di normalità del settore di attività. Questi controlli possono portare alla notifica di avvisi di accertamento o di liquidazione, eventualmente accompagnati da sanzioni amministrative o penali.
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