Apple, la società fondata da Steve Jobs, è conosciuta da tutti per la sua attenzione ai particolare, anche a quelli più microscopici.
Ed è proprio questo che ha decretato il suo enorme successo. L’attenzione ai particolari che compongono il design dei suoi prodotti è massima. E, poi, diciamocela tutta, i suoi prodotti sono davvero performanti. Durano nel tempo, sono indistruttibili. A meno che gli utenti non li lancino di proposito da altezze enormi o li mettano sotto con l’auto.
Hanno una batteria durevole, non rimane mai nessun utente senza il proprio device. Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che Apple è attenta ai suoi device, ai suoi utenti e, anche e soprattutto, alla loro sicurezza e a quella dei loro dati. Poi ci sono gli AirTag. Li conoscete tutti. Sono dei piccolissimi, ma potentissimi gadget.
Consentono di ritrovare dispositivi smarriti o trafugati. E lo fanno grazie ad un servizio Apple che, ultimamente è copiato, imitato, dalla maggior parte dei suoi competitor. Forse non è stata proprio molto attenta quando ha lanciato la sua prima Apple Pencil e gli utenti glielo hanno fatto subito notare, realizzando anche dei Meme.
Ma la Società di Cupertino non si è persa d’animo ed ha presentato e depositato un brevetto negli Stati uniti d’America che riguarda la prossima versione del dispositivo oggetto di critiche e di Meme. E’ subito corsa ai ripari. Vediamo, allora, cosa è successo e, soprattutto, in che modo Apple ha posto rimedio a questa piccolissima disattenzione.
Ebbene sì, la prima Apple Pencil è stata oggetto di Meme proprio perché, all’interno di questo dispositivo, non era implementata la funzionalità D0v’è che consente di ritrovare ciò che è stato smarrito o derubato. Allora, la Società fondata da Steve Jobs è corsa subito ai ripari, presentando il brevetto di cui abbiamo dato cenno poc’anzi.
La Apple Pencil 3, quindi, sarà localizzabile grazie all’applicazione Dov’é. Ma c’è di più. Infatti, all’interno del brevetto depositato è chiaramente visibile altro. Nella parte opposta alla punta, infatti, ci saranno dei sensori acustici. In questo modo, con il proprio iPad o il proprio iPhone, gli utenti potranno facilmente recuperarla in luoghi chiusi.
Per quelli aperti, poi, oltre i sensori acustici, ci sarà, come sempre per tutti i dispositivi, l’App Dov’è. Insomma, pare che Apple sia corsa subito ai ripari per la felicità di tutti gli utenti che richiedevano la possibilità di localizzare il proprio costoso gadget nella malaugurata ipotesi che questo venisse perso o trafugato.
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