Tempesta dell’Apocalisse: sta arrivando e devasterà una parte del nostro Pianeta | Ecco le allarmanti previsioni
A cosa porterà davvero il cambiamento climatico nei prossimi anni, e nell’immediato futuro? Vediamoci più chiaro con qualche informazione in più.
Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, che richiede azioni coordinate e responsabili da parte di tutti gli attori della società. Tra i fattori che influenzano il clima globale, vi è un fenomeno periodico chiamato El Niño, che consiste in un riscaldamento anomalo delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centro-meridionale e orientale, con conseguenze meteorologiche su scala mondiale.
El Niño si verifica in media ogni cinque anni, con una variabilità statistica tra i tre e i sette anni, e dura da nove a dodici mesi. Il fenomeno raggiunge il suo picco di intensità tra dicembre e gennaio, periodo in cui le temperature delle acque oceaniche possono superare anche di 3 °C la norma. Il nome El Niño, che significa il Bambino in spagnolo, deriva dal fatto che il fenomeno interessa direttamente i Paesi del Sud America di lingua spagnola e coincide con il periodo natalizio.
Le cause di El Niño sono ancora oggetto di studio, ma si ritiene che siano legate a delle oscillazioni nella circolazione atmosferica, che coinvolgono anche la pressione dell’aria nel Pacifico centro-occidentale. Queste oscillazioni fanno parte di un modello climatico più ampio chiamato El Niño-Oscillazione Meridionale (ENSO), che alterna tre fasi: Neutrale, La Niña (la fase fredda) ed El Niño (la fase calda).
Gli effetti di El Niño sono molteplici e diversificati a seconda delle regioni del mondo. In generale, El Niño provoca inondazioni nelle aree direttamente interessate dal riscaldamento delle acque, come l’America Latina e l’Indonesia, ma anche siccità nelle zone più lontane da esso, come l’Australia e l’Africa orientale.
Danni irreparabili?
Anche l’Europa non è immune dagli impatti di El Niño, che modifica i normali schemi meteorologici del continente. Durante gli eventi di El Niño, l’Europa può sperimentare inverni più miti e umidi, mentre l’estate può essere più secca e calda. Queste variazioni climatiche possono influenzare l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e gli ecosistemi.
Per affrontare le sfide poste da El Niño e dal cambiamento climatico in generale, è necessario monitorare costantemente il fenomeno e le sue evoluzioni, migliorare la capacità di prevederlo e di adattarsi ai suoi effetti, e promuovere la cooperazione internazionale per la riduzione dei rischi e la mitigazione delle emissioni di gas serra.
Gli effetti del cambiamento climatico sono molteplici e si manifestano in diversi ambiti, tra cui: l’ambiente naturale, poiché il riscaldamento globale provoca il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, la desertificazione, o la perdita di biodiversità. Inoltre, la salute umana: il cambiamento climatico può avere effetti diretti e indiretti sulla salute delle persone, aumentando il rischio di malattie infettive e respiratorie.