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Nuovo social dalla Svizzera: già lo stanno usando tutti, WhatsApp e Telegram spacciati | Il mondo delle app stravolto per sempre

Nuova app di messaggistica svizzera, Threema – www.iphonari.it

Una valida alternativa, seppur ancora in crescita, alla messaggeria di WhatsApp: ecco Threema, direttamente dalla Svizzera.

Threema è un’applicazione di messaggistica istantanea, di origine svizzera, che offre un alto livello di sicurezza e privacy. A differenza di WhatsApp, Threema non richiede il numero di telefono o l’accesso alla rubrica per funzionare, ma genera un codice identificativo unico per ogni utente. In questo modo, è possibile comunicare in modo anonimo e senza lasciare tracce sui server dell’azienda.

Threema utilizza la crittografia end-to-end per proteggere tutti i tipi di messaggi, sia testuali che vocali, immagini, video, documenti e posizioni. Solo i mittenti e i destinatari possono leggere i contenuti, che vengono cancellati dai server una volta consegnati. Inoltre, Threema offre la possibilità di verificare l’identità dei contatti tramite un codice QR, per evitare attacchi di tipo man-in-the-middle.

Threema è un’applicazione a pagamento, che costa €4,99 una tantum. Questo garantisce che il servizio non si basi sulla pubblicità o sulla vendita dei dati degli utenti a terze parti. Threema è sviluppata da una società svizzera, che segue le rigorose leggi sulla protezione dei dati del paese. Threema è disponibile per Android, iOS e Windows Phone, ed è compatibile con altre applicazioni di messaggistica sicura come Signal e Wire.

Threema è un’alternativa valida a WhatsApp per chi cerca una maggiore riservatezza e controllo sui propri dati personali. Threema offre tutte le funzionalità di base di una chat, come le chiamate vocali e video, le chat di gruppo, le emoji e gli sticker, ma con il valore aggiunto della crittografia e dell’anonimato.

Cosa dicono le principali normative UE sulle chat?

Le applicazioni di messaggistica sono diventate uno strumento indispensabile per la comunicazione personale e professionale, ma presentano anche delle sfide in termini di protezione dei dati e della privacy degli utenti.

Anche se ancora in crescita e a pagamento, può essere una valida alternativa a WhatsApp o Telegram – www.iphonari.it

L’Unione Europea ha adottato diverse normative per regolamentare l’uso e il trattamento dei dati personali nelle applicazioni di messaggistica, tra cui il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e la Direttiva ePrivacy. Queste normative stabiliscono i principi e le regole che le applicazioni di messaggistica devono rispettare per garantire il diritto alla protezione dei dati e alla riservatezza delle comunicazioni degli utenti.

Tra le principali disposizioni, si possono citare l’obbligo di ottenere il consenso informato degli utenti prima di raccogliere e trattare i loro dati, l’obbligo di adottare misure tecniche e organizzative adeguate per prevenire violazioni o perdite di dati, il diritto degli utenti di accedere, rettificare, cancellare o trasferire i loro dati, e il diritto di opporsi al trattamento dei dati per motivi legittimi o per finalità di marketing.

Alessia Mennitti

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