Il mondo delle auto elettriche è davvero affascinante e sono molti gli utenti che stanno scegliendo tale soluzione economica ed eco friendly.
E tutto questo anche grazie agli incentivi che ci sono i giro. Tutto molto bello direste voi. Ed invece anche quando si è in possesso di questa tipologia di autovettura, bisogna stare molto, ma molto attenti. Sì, perché si può rischiare anche la morte. Ed è arrivata sino a noi una notizia davvero allarmante che nessuno avrebbe mai voluto leggere né sentire.
Queste automobili sono dei veri e propri computer con le ruote. E tutto è alimentato dalla batteria. Questa deve essere ricaricata e, come per i carburanti, l’auto avviserà quando è a corto di ricarica. Di stazioni di ricarica, lungo il territorio italiano, per fortuna, ce ne sono davvero tantissime, non come qualche anno fa che si faceva fatica a trovarne una.
Una volta completata la carica, queste macchine sono in grado di accompagnare i loro possessori per diverse centinaia di chilometri. Purtroppo, però, possono capitare degli inconvenienti e, come già accennato prima, si può rischiare anche di perdere la propria vita. Certo, potreste obiettare che può accadere anche con le auto alimentate a benzina o diesel.
E non potremmo che darvi ragione. Ma, in qualche modo, si riesce ad evitare di rimanere intrappolati al loro interno. la storia che vogliamo raccontarvi viene dagli Stati Uniti d’America, precisamente dall’Arizona. E i protagonisti sono un cittadino ultrasettantenne e la sua Tesla modello Y. Vediamo cosa è accaduto.
Ebbene sì, il protagonista in negativo della vicenda si chiama Rick Maggison. Lo scorso mese di giugno, mentre si consumava un’ondata di caldo estrema, è rimasto bloccato, fermo all’interno dell’abitacolo della propria auto. E non aveva alcuna possibilità di uscita. I finestrini erano bloccati ed anche gli sportelli. Insomma, era in trappola.
Il computer di bordo era spento. Ed il caldo era soffocante, asfissiante all’interno dell’abitacolo. Dovete sapere, però, che la batteria che serve a far camminare l’autovettura era completamente carica. Allora come è potuta accadere una cosa del genere? Ebbene, dovete sapere che le batterie su queste auto sono ben due. C’è quella principale che permette all’auto di muoversi. E ce n’é una che, invece, fa funzionare tutto ciò che è all’interno dell’abitacolo, finestrini e portiere compresi.
Ed era questa completamente scarica. Per fortuna, il malcapitato è riuscito a contattare la sorella che ha allertato i vicini. purtroppo, però, c’è stato bisogno di rompere il finestrino dal lato passeggeri per permettere che la vittima uscisse dall’auto. Un black out in pratica che ha costretto il povero ultrasettantenne a restare fermo, immobile, per ben 20 minuti all’interno di quello che era diventato un vero e proprio forno crematorio: la sua auto elettrica.
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