In un periodo in cui le aziende produttrici di smartphone fanno a gara per lanciare il device più tecnologico, c’è qualcosa che meraviglia.
Ebbene sì, li conosciamo tutti i dispositivi di nuovissima generazione. Hanno processori altamente performanti, coadiuvati da Ram pazzesche e storage interno da fare invidia ai Pc. Inoltre, poi, i comparti fotografici fanno sì che i nuovissimi smartphone sembrino delle vere e proprie macchine fotografiche. Sono tutti da urlo, in pratica.
E’ un mondo che in attesa delle nuove generazioni di device. Lo dimostra l’ansia che c’era intorno ai nuovi Samsung Galaxy S23. Ma, sono soprattutto gli iPhone a far sì che ci sia un’attesa spasmodica. Come ben sapete, la data di lancio è fissata per il giorno 12 settembre, ma è dallo scorso novembre che circolano notizie su questi smartphone.
E si conosce tutto, dalle nuove colorazioni al nuovo tasto “Azione”, dal processore sempre più performante alle fotocamere fantastiche, passando, per quanto riguarda le versioni Pro, per le nuove scocche in titanio ed i bordi arrotondati. Insomma, tutto ciò fa crescere e non poco l’attesa per i dispositivi prodotti dalla Società di Cupertino.
Eppure, c’è una notizia davvero sconvolgente che riguarda la generazione Z, i cosiddetti “Centennials“, quelli che, per intenderci sono nati tra il 1995 e il 2010. Sono quelli, in pratica, che sono nati a cavallo tra i due secoli. In pratica, si è venuti a conoscenza delle loro preferenze in materia di smartphone e non è come si può pensare.
Ebbene sì, c’è una corsa a ottenere tutto ciò che la tecnologia offre, dagli ultimi modelli di Smart Tv e smartphone. Ma si corre il rischio di perdere di vista quelli che sono i veri valori della vita. Ci si distrae troppo, o meglio, ci si fa distrarre troppo da quelle che sono le vicissitudini quotidiane dei contatti presenti all’interno delle piattaforme social, ad esempio.
Ed a capirlo non è la nostra generazione, né quella precedente. Entrambe queste ultime, sono sempre con il naso incollato sullo schermo alla ricerca del post migliore, più divertente. A capirlo sono proprio quelli più giovani, quelli che sono nati a cavallo tra i due secoli, quello precedente e quello attuale. Infatti, secondo una ricerca c’è un rialzo delle vendite di quei device poco tecnologici.
Quelli, in pratica, che vengono definiti “vintage” e che non hanno le numerosissime App dei loro successori. In pratica, i giovani sentono la necessità di doversi disintossicare da quello che è un avvelenamento da social, piattaforme ed applicazioni. Sono alla ricerca, così, di dispositivi lanciati all’incirca 20 anni fa, con poca memoria, con fotocamere che definiremmo preistoriche e che permettono solo di ascoltare un po’ di musica.
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