Eccoci qui, in questo periodo di crisi nera ed assurda che coinvolge tantissimi cittadini italiani, a parlare di assegno INPS.
Sì, avete capito benissimo. Il periodo che si sta vivendo è davvero assurdo. Il tutto è iniziato con la pandemia che tutti sono stati costretti ad affrontare e, proprio quando ci si attendeva una risoluzione, ecco la guerra arrivare e rincarare la dose. Ovviamente, parliamo del conflitto tra Russia ed Ucraina che ha causato una vera e propria crisi energetica.
Anche i prezzi delle bollette, così, sono aumentati a dismisura e questi rincari sono andati a sommarsi con quelli di tutti i beni e servizi di cui si può immaginare l’esistenza. Ecco che, allora, ci sono state delle misure di sostegno al reddito a favore dei cittadini ed alcune delle quali sono tutt’ora in vigore. Ma questo è totalmente un altro discorso.
Sì, perché ciò di cui vogliamo parlarvi è altro ed esula da quelli che sono sgravi o sostegni emanati dal Governo. Sì, perché ci sono numerosissime persone in difficoltà che hanno bisogno che intervenga direttamente l’INPS a dirimere una questione assai delicata e scottante. Vediamo insieme di cosa si tratta. Vi diciamo subito che è un assegno.
Ebbene sì, l’INPS, che molto spesso è tanto odiata, riesce a far sì che chi si trovi in difficoltà possa appigliarsi proprio a lei. Parliamo di un assegno INPS un po’ particolare poiché dovrebbe essere qualcun altro ad erogarlo. In pratica, come ben sapete, esiste l’assegno di mantenimento, ovvero un emolumento che spetta all’ex coniuge ed ai figli.
Ovviamente, questo deve essere pagato dal coniuge, ma anche da soggetti terzi. Nel momento in cui quest’ultimo lavora, l’assegno spettante potrà essere anche pagato dal datore di lavoro che lo decurterà al suo dipendente. Tutto ciò serve perché si possono evitare, in questo modo, problemi legati al mancato pagamento. Ma se il coniuge, divorziato o separato, o il genitore non lavora più ed è in pensione?
State già pensando che possa essere molto più difficile recuperare questo benedetto assegno di mantenimento. Ed invece non è affatto così! Sì, avete capito proprio benissimo. Ci pensa l’INPS! E la procedura è anche molto semplice e veloce. Si eviteranno, così, eventuali soggetti inadempienti e si garantirà la indipendenza economica dei soggetti a cui spetta.
Ovviamente, non è qualcosa che avviene in automatico e che viene stabilito dal giudice. Ci si potrà avvalere di questo strumento solo nel caso in cui il soggetto non paghi da oltre 30 giorni l’assegno . Innanzitutto, bisogna diffidare il coniuge o il genitore. Dopo 30 giorni da questa diffida, bisogna fare richiesta all’INPS alla quale comunicare anche il proprio Iban.
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