È stato un anno abbastanza difficile. per quanto riguarda la presenza e la segnalazione di malware e virus e, c’è da dire, che lo sia ancora.
Ne abbiamo visti tantissimi nel corso dell’anno ed abbiamo analizzato il loro funzionamento. Sono molti gli utenti che sono caduti nelle trappole messe in atto dai criminali informatici ed hanno perso, nella maggior parte dei casi, i propri dati ed anche i dispositivi infetti. Le vie per diffondere i virus sono davvero tante. Molto spesso, poi, i criminali informatici utilizzano anche le piattaforme di messaggistica.
Ciò perché, come ben sapete, queste hanno milioni di utenti ed è molto più facile far proliferare virus o malware. C’è da dire, però, che, nonostante sia risaputo che i malintenzionati sono dietro l’angolo, gli utenti continuano a cadere nelle loro grinfie. E li fanno anche di continuo. Ora, però, quello che sta circola di è qualcosa di davvero malvagio.
Certo, il suo nome non farebbe affatto presagire niente di cattivo. Si chiama Turtle ed a tutti verrebbero in mente quei piccoli animaletti che, molti utenti, hanno in casa e di cui si prendono cura giorno dopo giorno. Eppure, in questo caso si farebbe più che bene a restarne alla larga, altrimenti potrete finanche dire addio ai dispositivi di cui siete in possesso.
Si tratta di una vera e propria catastrofe, non credete? Immaginate di cadere vittime di un problema del genere. Riuscite ad immaginare che danno vi possa causare? Sarebbe una vera e propria catastrofe.e, molto spesso, non si riesce neanche a tornare indietro. Bisognerebbe dire addio a tutto, ma proprio a tutto. Vediamo, allora, insieme di cosa si tratta!
Un nome che rievoca ricordi d’infanzia, si trasforma, così, in qualcosa di davvero catastrofico. Ma cosa fa, in pratica, un ransomware? Beh, è molto, ma molto semplice. In pratica, un malware del genere blocca non solo i dati dei poveri malcapitati, ma anche i dispositivi di cui sono in possesso. In alcuni casi, poi, si arriva anche alle minacce.
E le minacce più frequenti sono quelle di lasciar bloccato tutto o, addirittura, di vendere i dati al miglior offerente che si trova in giro. In pratica, si è ostaggi di questi criminali senza scrupoli. Molto spesso, a corredo, c’è anche una richiesta di riscatto che, una volta pagato, consentirà di riavere indietro dati e dispositivo. Quest’ultimo, in realtà, risulterà sbloccato.
Molti esperti del settore, pensano che sia stato progettato per Windows, ma che, poi, col passare del tempo, l’attenzione dei suoi sviluppatori si sia spostata anche sui dispositivi macOS. Ciò dimostra che il suo utilizzo è sempre più crescente nel mondo del crimine informatico. Bisogna stare molto, ma molto attenti e non cadere nelle loro trappole!
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