Sono tantissimi gli utenti che sono in possesso di uno smartwatch, il dispositivo indossabile che unisce design elegante e sportivo.
Come ben sapete, si tratta di orologi smart. Ovvero hanno delle funzionalità diverse, digitali. Si collegano agli smartphone e consentono anche di monitorare tutte le funzioni vitali degli utenti che li acquistano e li tengono al proprio polso notte e giorno. Pensate che monitorano anche la qualità del loro sonno.
Il primo smartwatch della storia è arrivato nel lontano 1983. Lo produsse la Seiko. Certo, era ben lontano da quello che sono i loro standard odierni, ma andava menzionato come il padre, forse il nonno di quelli moderni, non credete? Ma è l’anno 2014 quello che ha segnato l’avvento dei dispositivi indossabili come li conosciamo oggi. Il tutto è partito da Samsung.
Questa, poi, è stata seguita a ruota da Xiaomi nello stesso anno ed Apple quello successivo. Si, il primo Apple Watch della storia è arrivato quell’anno. Insomma, ce ne sono tantissimi oggigiorno in giro. Alcuni hanno funzionalità limitate. Ad esempio, ci sono quelli che vengono utilizzati come orologi e per monitorare, ad esempio, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Poi, ci sono quelli maggiormente strutturati.
Pensiamo, ad esempio alla possibilità di ricevere ed inviare chiamate e messaggi. O, ancora, la possibilità di fruire delle applicazioni come le piattaforme di messaggistica. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Ma ciò di cui vogliamo parlarvi nell’articolo è la diatriba che è nata circa la loro effettiva qualità. Migliorano o peggiorano la vita di chi ne è in possesso? Beh, scopriamolo insieme.
Per capirlo, bisogna prendere le mosse da una ricerca commissionata da Huawei e svolta da Ipsos, la Società leader nel mondo nel settore delle ricerche di mercato e dei sondaggi. E quelli che ne è venuto fuori ha davvero dell’incredibile. Questa ricerca è stata condotta in ben 8 nazioni europee. E tra queste c’è anche l’Italia. Lo studio è stato condotto su un campione di circa 8 mila cittadini.
In primis, c’è da dire che in Italia poco meno della metà degli intervistati non è felice della propria forma fisica. Poco poi della metà, invece, pensa di avere una alimentazione giusta, corretta, mentre circa il 69% ritiene di mangiare in modo completamente sano, senza alcuno sgarro. (Beati loro!). Tra tutti gli intervistati, però, coloro che sono in possesso di uno smartwatch hanno una marcia in più.
Si, perché monitorano il proprio quadro vitale, dalla frequenza cardiaca alla pressione sanguigna. Ed ogni volta che il loro smartwatch invia un Alert, ecco che si mettono in contatto con il proprio medico. Insomma, per farla breve, coloro i quali posseggono uno di questi device, hanno un motivo in più per intraprendere azioni salutari nella loro vita quotidiana!
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