Earthquake Alerts: Google rilancia ed i device Android sono pronti a salvare vite umane
L’ecosistema Android è ricco e variegato sia di dispositivi che di servizi e sono tantissimi gli utenti che ne posseggono almeno uno.
Certo, il gigante tech californiano deve stare molto attento a quella che è la concorrenza feroce della Apple. Ma, allo stesso tempo, devo confrontarsi con quelli che sono stati e sono ancora, i problemi interni che tutti conoscono. Pensiamo, ad esempio, alle varie criticità riscontrate nel corso di quest’ultimo anno. Iniziamo dalle vulnerabilità.
Si, l’allarme vulnerabilità zero Days su Android è stato altissimo. Certo, Google ha provveduto in maniera tempestiva a risanare tutte le falle, ma, purtroppo alcune vulnerabilità sono state ampiamente sfruttate. E, come non menzionare tutti i bug e, soprattutto, tutte quelle applicazioni che si sono rivelate, poi, malevole. Si è iniziato con ben sessanta di questo all’inizio dello scorso anno.
Ed il 2023 è terminato con ben 13 App all’interno del Google Play Store che contenevano un malware in grado di consentire ai criminali informatici di impossessarsi dei dispositivi in possesso degli utenti e di avere libero accesso ai loro dati. E, poi, adesso ci sono i cookie a fare paura. Si,.perché il nuovo malware punta quelli di autenticazione e gli hacker possono entrare ed uscire dal device a piacimento.
E senza conoscere le password. Pensate che, anche se gli utenti le cambiano, non riescono a tenere fuori gli hacker. Insomma, ci sono problemi su problemi. Ma quando c’è da parlare bene, bisogna farlo. E ciò di cui vogliamo parlarvi, rientra in quest’ultimo caso. C’è una funzione sui device Android che li rende dei veri e propri salvavita e nessuno lo sa.
Paura del terremoto? Ci pensa Android a salvarvi la vita in ogni momento.
Ebbene sì, avete capito benissimo. Al momento, però, nessuno la conosce, nonostante si tratti di una funzione davvero importantissima. Si chiama Earthquake Alerts ed è in grado di avvisare gli utenti di un terremoto imminente, anche minuti prima che la scossa si propaghi nella zona in cui vivono. In questo modo gli utenti possono lasciare l’edificio e raggiungere il punto di raccolta più vicino al posto in cui si trovano.
Ma come funziona? Beh, innanzitutto, c’è da dire che vengono sfruttati quelli che sono gli accelerometri presenti su questi dispositivi per rilevare la prima onda prodotta da un evento sismico. Tali segnali arrivano ai server Google che, analizzando tutti i dati provenienti dalla stessa regione, sono in grado di definire l’arrivo o meno di un terremoto in una determinata zona. In caso di arrivo accertato, verrà inviata una notifica agli utenti.
Un ottimo modo per salvaguardare quella che è la sicurezza degli utenti. Come fare per usufruire dei suoi servigi? Beh, è molto, ma molto semplice. Non bisogna fare nulla. Google implementerà questa nuova funzionalità su tutti i device a partire da quelli che hanno la versione Android Lollipop nelle prossime settimane. Sarà un aggiornamento di default.