La settimana in Italia si apre con un allarme rosso e non per il meteo | Un messaggio da far rizzare i capelli in testa
Quando si parla di allarmi, non c’é proprio da star tranquilli e, ovviamente, di conseguenza, si pensa a cosa possa scatenare tutto questo.
In realtà, non si tratta di una sola motivazione. E non parliamo di condizioni meteo critiche, nonostante le previsioni parlino di freddo, gelo, neve che, di volta in volta, lasceranno il passo a condizioni molto più miti e stabili. E’ inverno e le precipitazioni, anche nevose, dovrebbero essere all’ordine del giorno. Quindi, escludiamo questa.
Molti di voi staranno pensando sicuramente a qualcosa che riguardi internet, i propri device o le varie applicazioni presenti sugli stessi. E questo perché, sia che si tratti di utenti Android che di utenti iOS, ormai, si è abituati a riscontrare problematiche come bug, vulnerabilità, malware. Questi ultimi, poi, sono sempre pronti ad infettare tutto e tutti.
Sono pronti a creare una vera e propria epidemia. Una volta all’interno dei dispositivi, iniziano a fagocitare tutti i dati e le informazioni, anche sensibili, contenuti al loro interno e li girano, seduta stante, ai criminali informatici che ne sono davvero ghiotti. E questi ultimi o li sfruttano in prima persona o li rivendono al miglior offerente.
Ma, dovete sapere, che l’allarme in questione non riguarda neanche tutto ciò. Sì, è vero, abbiamo specificato, nel titolo, che si tratta di un messaggio che fa rizzare i capelli in testa, ma è di tutt’altra natura. E, purtroppo, saranno molti i cittadini italiani che si ritroveranno ad affrontare una paura enorme nell’arco della settimana.
IT-ALERT pronto a spaventare di nuovo: tante regioni nel mirino.
Ricorderete tutti benissimo cosa è accaduto lo scorso anno. Fu pianificata la sperimentazione di questo nuovo sistema che deve allertare i cittadini in caso di calamità naturali o di disastri industriali che avvengono nelle vicinanze. E’ toccato a tutti dover sentire quel suono strano, diverso, acuto, persistente provenire dal proprio smartphone.
E, ad ognuno, si è gelato il sangue, in special modo a quanti non erano bene informati di questo evento. Ed ecco che ritorna la sperimentazione. Ebbene sì, torna e noi siamo qui ad informarvi, in modo che possiate farvi trovare preparati al suo arrivo. Questa volta si parte dal Piemonte lunedì 22 gennaio alle ore 12.00. In questo caso, si simulerà un incidente nucleare. Spazio, poi, all’alert per incidente industriale rilevante.
Il 23 gennaio alle ore 14,30 sentiranno suonare il proprio smartphone tutti i cittadini residenti a Prato e Campi Bisenzio, nelle vicinanze della Toscochimica. Il 24 gennaio alle ore 12.00 sarà la volta della Calabria, dove insiste la Butangas, della Campania dove c’é la Garolla S.r.l., dell’Emilia Romagna dove c’é la SCAM S.p.a. e della Sardegna dove ha sede l’azienda Fiamma 2000 S.p.a.. E non è finita qui. Si, perché il 25 gennaio alle ore 12.00, sarà la volta della Basilicata per Eni e del Friuli Venezia Giulia, regione in cui ha sede la RIR – Gala Logistica S.r.l.. Ma non è finita qui.
IT-ALERT avviserà anche del rischio del cedimento delle dighe.
I territori interessati saranno la Campania, la Sicilia, la Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano. Si inizierà il 25 gennaio con la Campania dove insiste la Diga di Presenzano. I cittadini interessati dal messaggio saranno quelli che risiedono nei comuni delle province di Caserta e Benevento che sono più vicini e quindi più vulnerabili in caso di pericolo. Lo stesso giorno saranno allertati i cittadini della Provincia Autonoma di Bolzano per la vicinanza alla Diga di Monguelfo.
Il 26 gennaio, infine, alle ore 12.00, i cittadini di 13 comuni nelle province di Enna, Messina e Catania, compresa la città metropolitana, saranno allertati a causa della loro vicinanza alla Diga di Ancipa. Infine, anche i cittadini della Valle d’Aosta riceveranno questo avviso che riguarda la Diga di Beauregard. Gli avvisi in questiono servono per far sì che i cittadini familiarizzino con essi e, soprattutto, per testare il grado di bontà del servizio in caso di avvisi per eventi avversi in zone circoscritte.