Attacco hacker su scala globale: basta un vocale per stravolgere la vita degli utenti e questa volta WhatsApp non c’entra nulla
Ormai c’è necessità di convivenza con gli attacchi informatici sia su scala globale che mirati ad alcune aree specifiche del Pianeta in cui viviamo.
Non si può assolutamente non tenere conto delle tante problematiche continue che attanagliano gli utenti in tutto il mondo. Sono alla mercé di bug, vulnerabilità, di App malevole che vanno ad intaccare la loro tranquillità, la loro privacy e la loro sicurezza. Ne abbiamo visti tanti di attacchi hacker nell’ultimo periodo e si è assistito, finanche, allo sviluppo di un trojan dedicato agli iPhone.
Insomma, non solo il Play Store di Google, anche se quest’ultimo è sempre il bersaglio preferito dei criminali informatici. È più di un anno che si parla dell’arrivo di applicazioni, all’apparenza legittime e che, invece, poi, si rivelano essere nemiche potenti in grado anche di carpire i movimenti delle dita sullo schermo ed immagazzinare le credenziali di accesso degli utenti anche ai sistemi bancari.
Certo, Google è sempre pronta a sistemare le cose, eliminando definitivamente il problema che, però, resta, dato che, di continuo, ne arrivano di altre. Come non ricordare, poi, l’attacco agli utenti WhatsApp che arrivava direttamente da un messaggio vocale. Bastava una voce per scatenare l’inferno. E sono stati tantissimi gli utenti caduti in questa trappola subdola.
Ora, il problema si fa ancora più grande. Si, perché questi criminali informatici hanno escogitato un altro piano diabolico, l’ennesimo che ha preso di mira un altro strumento largamente utilizzato dagli utenti. E dovete sapere che questi criminali informatici, questa volta, non hanno preso di mira una sola zona del Pianeta, bensì hanno optato per una battaglia su larga scala.
Messaggio vocale via mail: la nuova frontiera della truffa.
Ebbene sì, hanno preso di mira le mail degli utenti. Ma, attenzione, perché non si tratta di qualcosa di semplice come può sembrare. Assolutamente no. I messaggi vocali che arrivano all’interno delle mail, non vengono inviati direttamente in questo modo. Ma gli hacker si avvalgono di uno strumento ulteriore, ma sempre messo a disposizione degli utenti che ne diventano vittime.
Ebbene sì, perché questi messaggi vocali arrivano dalle segreterie telefoniche attivate proprio da loro. In pratica, sono tanti che hanno collegato questo servizio alla propria mail e ricevono i vocali al proprio indirizzo per poterli ascoltare anche quando non sono accanto al proprio telefono. Il problema, però, è che, in questi casi, quello che sembra un file audio, in realtà non lo è affatto.
Si, perché una volta cliccato, si andrà ad attivare un virus che invaderà il PC o lo smartphone dal quale lo si è aperto. E da quel momento in poi, ecco che questi criminali avranno piena disponibilità di tutti i dati e le informazioni sensibili, di tutti i contatti e, ovviamente, anche delle credenziali di accesso bancarie. Insomma, un nuovo problema enorme che, però, per fortuna, al momento, è circoscritto soltanto alle aziende.