Smartphone e sicurezza: non serviranno più le impronte o il riconoscimento del volto per stare sicuri | Li sbloccheremo cosi
Gli smartphone sono diventati, e questo è praticamente innegabile, i veri compagni di tutte le giornate di tantissimi utenti nel mondo.
Sono sempre presenti tra le mani sia per lavoro che per svago. A farla da padrone sono tutte le piattaforme social come TikTok, Facebook, Instagram e quelle di messaggistica come Telegram, Signal e WhatsApp su tutte. Si sta ore ed ore alla ricerca del continuo più bello da visionare sui social. Ma gli occhi puntati sullo schermo degli smartphone sono prerogativa anche delle applicazioni di messaggistica.
Ovviamente, però, come ben sapete, non esistono solo queste applicazioni. Ne esistono davvero tantissime, da quelle offrono contenuti in streaming, ai giochi, passando per quelle che funzionano da navigatori. E la lista, in realtà, è ancora molto, ma molto lunga. Ma sarebbe alquanto noioso parlarne ed elencarle tutte. Quello su cui vogliamo focalizzarci, infatti, è ben altro.
Si, perché c’è un aspetto che accomuna tutti gli utenti. Parliamo della tutela della privacy e della sicurezza. Sono argomenti che stanno molto a cuore a tutti gli utenti in tutto il mondo. Giorno dopo giorno, infatti, si affidano a device e strumenti che consentono di vedere tutelati questi due aspetti, a discapito di quelli che offrono meno tutele. Si vuol tenere lontani dai dispositivi tutti gli spioni.
E c’è da dire che gli ultimi smartphone consentono di essere sbloccati esclusivamente attraverso i dati biometrici degli utenti. E questi possono essere sia il riconoscimento delle impronte che il riconoscimento del volto. Ora, però, c’è una notizia che sta facendo letteralmente impazzire tutti ed ha come oggetto del discorso un nuovo modo univoco di sbloccare gli smartphone e tenere lontani curiosi e persone pericolose.
Smartphone: la sicurezza degli utenti e dei loro dati prima di tutto.
Come ben sapete, la tecnologia, giorno dopo giorno, fa dei passi da gigante. E tale assunto vale anche in questo particolare settore. Ed il futuro riserverà delle sorprese davvero interessanti. In particolar modo, queste riguardano il modo di sbloccare questi dispositivi. Siamo sicuri che una volta conosciuto, questo metodo vi sembrerà strano, assurdo, ma, poi, come noi, vi ricrederete.
Si, perché mentre i codici di sblocco possono essere riconosciuti dagli hacker, così come i dati biometrici degli utenti come impronte e volti, il nuovo metodo che si sta testando non si potrà affatto decifrare. Si tratta, infatti, di un metodo di sblocco univoco che sarà completamente diverso per ogni utente nel mondo. I test avvengono tramite un software di Intelligenza Artificiale in grado di riconoscere il respiro degli utenti.
Ebbene sì, avete capito benissimo. I protagonisti di questo test hanno dovuto soffiare per ben dieci volti in modo che il software potesse riconoscere il soffio. E di te sapere che questo tool è stato in grado di riconoscere se un respiro arrivasse o meno dallo stesso utente. Si, perché dovete sapere che ogni essere umano ha il suo respiro ed il suo modo, unico, di emetterlo. Sarà più difficile per tutti sbloccare gli smartphone in futuro.