Telegram addio! La piattaforma alternativa a WhatsApp bloccata per violazioni in seguito alla denuncia di alcune aziende
E’ una notizia che ha dell’incredibile e che sta facendo tremare tantissimi fruitori di questa che può definirsi come la piattaforma di messaggistica alternativa a WhatsApp.
Sì, perché è quella in cui hanno trovato un rifugio, un riparo sicuro, tutti quegli utenti che erano in disaccordo con le politiche aziendali di Meta e, soprattutto, quando su WhatsApp le cose non andavano proprio bene. Certo, sono stati rari i momenti no della piattaforma di messaggistica verde, ma Telegram ha accolto, ovviamente, gli utenti a braccia aperte.
Si tratta di un’applicazione che ha fatto il suo “ingresso in società” nel lontano 2013, ben 4 anni dopo WhatsApp. Da quel momento in poi è stato un crescendo di adesioni, arrivando a superare la quota di 500 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. In Italia, poi, quelli che frequentano abitualmente questa piattaforma sono quasi 20 milioni.
Parliamo di numeri di tutto rispetto che pongono Telegram al secondo posto tra queste piattaforme, dietro soltanto a WhatsApp che non accenna affatto a mollare la presa. Ora, però, la notizia sta terrorizzando tantissimi utenti. Telegram subirà uno stop a causa di alcune violazioni denunciate da parte di alcune aziende importanti.
Certo, non è affatto la prima volta che questa piattaforma si trova ad affrontare questa tipologia di problematiche. Ne è uscita sempre, anche se a volte con la testa completamente fasciata. Anche pochissimo tempo fa è stata riammessa all’interno degli App Store nonostante sia ancora in fase di giudizio la sua posizione in alcune vicende giudiziarie. Ma ora la cosa è molto grave.
Bisogna dire addio a Telegram, almeno per il momento!
Sì, avete capito benissimo. Si tratta di uno stop momentaneo. Purtroppo, però, non si può ancora quantificare il tempo in cui questa piattaforma, fondamentale per moltissimi utenti, possa restare bloccata e, ovviamente, di conseguenza, assolutamente non fruibile. Il problema riguarda la violazione del copyright, poichè sono stati utilizzati dei contenuti televisivi in maniera totalmente non autorizzata ed illegale.
La denuncia è arrivata da parte di aziende come Mediaset, Atresmedia e Movistar Plus. Ed ha spinto l’Audiencia Nacional spagnola a prendere questo provvedimento immediato. Insomma, Telegram è stata sospesa in maniera cautelativa, così come succede in questi casi. Tale provvedimento è conseguenza del rifiuto da parte della piattaforma di consegnare i documenti richiesti.
Questi ultimi son quelli relativi alla diffusione di materiale audiovisivo coperto da copyright in maniera non autorizzata, all’interno dei vari gruppi e canali presenti in piattaforma. Al momento, però, questa decisione ha effetti soltanto in Spagna. Quindi gli utenti italiani possono dormire sonni tranquilli, anche se non si esclude possa accadere qualcosa di simile anche nel nostro paese.