Citofona e scappa: era il gioco di bambini e ragazzi | Ora è cambiato, si utilizza lo smartphone ed è foriero di truffe: è l’era del “Wangiri”
Lo conosciamo tutti questo gioco innocente che, però, faceva arrabbiare, e non poco, chi lo riceveva, in special modo durante alcuni orari particolari.
Parliamo delle ore serali o di quelle pomeridiane, verso le 15, quando, di solito, ci si dedica al piacevole pisolino ristoratore pomeridiano. Durante i giorni festivi e durante le vacanze estive, ci si ritrovava con i propri amichetti e, oltre giocare a calcio in strada o a nascondersi e riconcorrersi, erano molti quelli che decidevano di passeggiare, “disturbando” cittadini ignari.
Si sceglieva una strada e si andava di portone in portone a citofonare quelle che erano le vittime designate. Si bussava in maniera veemente, anche più di una volta, e non si attendeva nemmeno la risposta perché si fuggiva a gambe levate, il più lontano possibile, tra le risate fragorose di tutti e le urla dei poveri malcapitati.
Certo, non mancavano, poi, i momenti in cui si decideva di citofonare, attendere la risposta ed effettuare degli scherzi assurdi, in special modo se il cognome risultava essere divertente e giusto per uno scherzo. Il risultato era sempre lo stesso: si scatenava l’ira di chi lo riceveva. Col passare del tempo, però, i ragazzi di oggi non mettono su più questi scherzi innocenti.
E questa pratica del “citofona e scappa” è stata presa a modello da alcuni truffatori. Ne hanno cambiate, però, le modalità. E, ovviamente, anche i risultati sono diversi. Sì, perché chi lo riceve finisce con l’essere truffato e perdere tutti i soldi dal proprio conto. Insomma, dopo il phishing e lo smishing è arrivata un’altra pratica malevola a mietere vittime!
Attenzione all’ultima frontiera della truffa: il Wangiri che arriva dall’Oriente!
Ebbene sì, dal “citofona e scappa” si è arrivati al Wangiri che ha come strumento per veicolare il raggiro le telefonate. Ma non parliamo di telefonate solite, quelle in cui l’utente risponde e la vocina registrata o quella del truffatore in persona le tenta tutte pur di far cadere nella trappola i poveri malcapitati. Ebbene sì, ha modalità diverse.
In pratica, arriva una telefonata, ma non si fa in tempo a rispondere. Sì, perché, di solito, arriva soltanto uno squillo e, poi, mettono giù. Ed ecco che la curiosità fa male! Ed il motivo è presto detto. Quando gli utenti non riescono a rispondere, sono tentati dal richiamare il numero che appare. Ed è proprio in questo momento che avviene la truffa vera e propria.
Quando si richiama il numero, in automatico, vengono attivati dei servizi a pagamento senza che l’utente accetti la loro attivazione e senza che possa farci nulla. In questo modo, il conto telefonico viene completamente svuotato in un attimo e si avrà bisogno di ricaricare la Sim che, di continuo, si svuoterà nuovamente. Tutte queste particolari telefonate provengono da numeri di Moldavia, Regno Unito, Cuba, Kosovo e Tunisia. Pertanto, nel caso in cui dovesse riceverne una, fate molta attenzione e non richiamate mai! Altrimenti, un altro metodo efficace per contrastarle è quello di bloccare le telefonate internazionali.