Anziani e Bancomat presi di mira: la nuova “truffa delle monete” ha già mietuto numerose vittime
Ancora una volta si ritorna a parlare di truffe ed ancora una volta il target preferito dai criminali sono persone anziane, sole e fragile.
Questa volta, però, non si tratta di una truffa telefonica messa in atto per impaurire gli utenti ignari di quanto sta accadendo né di una truffa di phishing. I criminali sono tornati alle origini ed hanno iniziato a prendere nuovamente di mira gli sportelli ATM. Ebbene sì, avete capito benissimo. C’é un attacco mirato a questi dispositivi ed ai suoi fruitori.
Nel corso del tempo, come ben sapete, gli sportelli Bancomat sono diminuiti di numero. C’é una razionalizzazione delle spese in atto da parte di tutti gli Istituti di Credito e ciò ha portato alla chiusura sia di numerosissimi ATM presenti sul territorio nazionale, sia di tantissime filiali fisiche. E, ovviamente, chi ne paga maggiormente le spese sono le persone anziane.
Queste sono poco avvezze ala tecnologia ed in taluni casi la ricusano addirittura. Per questo motivo, a loro non importa di dover fare numerosi chilometri in auto o con in mezzi pubblici pur di raggiungere il primo sportello bancomat disponibile nelle vicinanze. E non importa dover camminare a piedi in città, percorrendo tantissima strada e facendo delle lunghe file.
E questo i malviventi lo sanno benissimo. E, per questo motivo, hanno studiato una nuova truffa in grado di far cadere in trappola tantissimi cittadini ignari di quanto stia accadendo proprio in quel momento. E non parliamo di congegni sofisticati creati ad hoc. A questi criminali subdoli e senza scrupoli basta solo una moneta o una manciata di queste.
In Italia è allerta massima per quella che è sta ribattezzata la “Truffa della moneta”!
Ma come avviene questa nuova truffa? Beh, in realtà possiamo dire che sia un procedimento alquanto semplice. I truffatori attendono l’arrivo di un cittadino anziano allo sportello Bancomat. Lo lasciano procedere al prelievo di denaro contante in tutta tranquillità, ma, poi, entrano in azione poco prima che il dispositivo eroghi i contanti.
In quegli istanti precedenti all’erogazione, infatti, avviene quella che è la truffa vera e propria. Si avvicinano alla vittima e dalla tasca prendono delle monete o delle banconote e le gettano in terra, nelle vicinanze della vittima designata. A quel punto, arriva il contatto con la vittima che viene informata di aver perso del denaro dalla borsa o dalla tasca.
E mentre questa si gira e si china sul marciapiedi per recuperare quanto perso, uno dei complici porta via il denaro appena erogato dallo sportello ATM. Ed il trafugamento delle banconote avviene in maniera così repentina che le povere vittime se ne accorgono solo quando si rialzano e restano con un pugno di mosche, o meglio con un pugno di monete in mano.