Ormai, oggigiorno, nessuno può più fare a meno di quei piccolissimi, ma potentissimi dispositivi che sono gli smartphone.
Sono sempre al fianco della stragrande maggioranza degli utenti di tutto il mondo in qualsiasi momento della giornata, a qualsiasi ora ed in qualsiasi contesto o luogo ci si ritrovi. Lo si porta, per compagnia, anche nei bagni pubblici o di casa propria. E che dire di quando si è a tavola con amici e parenti per un pranzo o una cena?
Sono quei momenti di convivialità in cui ognuno dovrebbe comunicare, discorrere con gli altri ed invece, molto spesso, ci si ritrova con il capo chino sugli schermi in un silenzio quasi surreale. La colpa di tutto ciò è, senza ombra di dubbio, di tutte le applicazioni presenti di default e di quelle scaricate dai possessori di questi device.
Arrivano costantemente tantissime notifiche e tutti si incuriosiscono e vogliono vederle. E, poi, messaggi, contenuti multimediali, video, foto inondano la giornata di tutti e fanno sì che ci si ritrovi ipnotizzati dagli schermi. Si tratta di un comportamento errato che può provocare conseguenze gravi anche alla salute fisica e psichica di tutti coloro che li utilizzano.
Altro comportamento errato è quello di tenere gli smartphone sempre, perennemente accesi, 24 ore su 24, 365 (o 366) giorni l’anno. A rivelarlo è la NSA (National Security Agency) che ha sede negli Stati Uniti d’America. Avere sempre lo smartphone acceso e non spegnerlo mai, può causa problemi serissimi e non solo sulla salute dei cittadini.
La notizia è di pochissimi giorni fa e riguarda tutti gli smartphone, nessuno escluso, sia i device Android che tutti i dispositivi iOS. La ragione sta nel fatto che, quando restano sempre accesi, questi dispositivi tendono ad essere maggiormente vulnerabili da attacchi informatici zero-click o zero-day. Di conseguenza tutti i dati contenuti all’interno sono sotto scacco.
E tutto parte, come nel caso del phishing o dello smishing, da un messaggio. Ma, mentre in questi casi, i messaggi contengono dei link da cliccare per avviare l’attacco informatico o la truffa, nel caso di attacchi zero click, il messaggio che arriva non contiene alcun link esterno. L’attacco informatico si compie quando l’utente lo apre e l legge.
Ma dovete sapere che, in alcuni casi, basta solo che il messaggio sia recapitato per consentire a questi criminali informatici subdoli e senza scrupoli di prendere possesso del device in questione e tenere sotto propria custodia i dati contenuti al loro interno, disponendone secondo la propria volontà. La soluzione migliore è quella di spegnere una volta a settimana gli smartphone in modo da azzerare qualsiasi rischio di attacchi informatici del genere.
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