Bancomat e Pos, così passi un guaio | Bastano due secondi e ti ritrovi con il conto svuotato
Quando si utilizzano Bancomat e Pos per prelievi, versamenti e pagamenti, bisogna stare molto attenti per non ritrovarsi vittime di frodi.
Le truffe sono sempre all’ordine del giorno e non avvengono soltanto all’interno dei vari dispositivi ATM o quando si effettuano transazioni elettroniche all’interno dei vari negozi presenti su tutto il territorio nazionale. Pensiamo, ad esempio, alle varie truffe telefoniche mascherate da cambi di piani tariffari, ad esempio.
Poi, ci sono le chiamate che vogliono propinare il trading online. All’inizio è tutto rose e fiori, poi, purtroppo, si finisce col perdere i soldi guadagnati ed anche i risparmi di una vita. Continuando questa carrellata, non possiamo non menzionare la pratica del phishing, sia quello via mail che quello via sms che assume il nome di smishing.
Insomma, gli strumenti utilizzati da questi criminali incalliti e senza alcuno scrupolo, sono davvero tantissimi e la lista potrebbe continuare all’infinito. Purtroppo, però, nonostante ci sia un processo di digitalizzazione in atto, i bersagli preferiti dai truffatori restano sempre gli sportelli bancomat, anche se strizzano un occhio anche ai Pos.
Ebbene sì, avete capito davvero benissimo. Gli utenti non possono star tranquilli nemmeno quando accanto a loro o nelle vicinanze non c’é nessuno. Sono tanti quelli che stanno rimanendo, proprio in queste ultimissime ore, vittime di tranelli invisibili. Si ritrovano, così, senza nemmeno più un centesimo sul conto corrente. Scopriamo cosa sta accadendo.
Pensi che sia filato tutto liscio, ma ti hanno clonato la carta
È così che agiscono adesso questi truffatori. Non si fanno più vedere, non fanno sentire la loro presenza, ma agiscono completamente da remoto, in pratica, sono in smart working. Questa particolare tipologia di truffa, pur essendo ben conosciuta da tutti, miete ancora numerosissime vittime sul proprio cammino. Come agiscono? Beh, si tratta di una risposta molto, ma molto semplice.
Questi criminali non fanno altro che manomettere l’ATM bancario o postale. A suo interno inseriscono degli skimmer che sono dei piccolissimi, ma sofisticatissimi dispositivi in grado di leggere il Pin della carta e, finanche, clonare quest’ultima. In realtà, questa pratica viene utilizzata anche per manomettere i Pos, gli strumenti utili al pagamento elettronico nei negozi.
Quando gli utenti immettono la carta nell’ATM o nel Pos, lo skimmer inserito al oro interno si accende e va a copiare tutte le informazioni sensibili contenute nelle carte di credito o di debito. Ecco che il truffatore avrà tutto ciò che è necessario a clonare quella carta e, quindi, di conseguenza, potrà utilizzarla a proprio piacimento, prosciugando i conti correnti di tutti i poveri malcapitati.